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Quando si tratta il tema delle intolleranze alimentari vi è una importante premessa da fare.

Dobbiamo avere ben chiaro che negli ultimi decenni – se facciamo un confronto con la fine dell’Ottocento – la flora batterica intestinale degli esseri umani è stata vertiginosamente impoverita a causa di alcuni fattori ben identificabili.

L’analisi che trovi di seguito riguarda sia i termini fisici  sia i termini sottili di una intolleranza o di una allergia.

L’indebolimento della flora batterica
Quali sono i fattori che hanno indebolito la flora batterica degli esseri umani?

– La gran parte dei prodotti per l’alimentazione animale, di conseguenza anche umana, viene trattata in maniera chimica e riempita di conservanti.

– La maggior parte delle sementi e dei concimi agricoli sono rispettivamente geneticamente modificati e chimicamente tossici per le nostre cellule.

– L’inquinamento dell’aria, tra fumi e scie chimiche, e dell’acqua, a causa degli scarichi industriali e degli additivi negli acquedotti, ha raggiunto livelli senza precedenti.

– L’uso indiscriminato di antibiotici per gli animali e per l’uomo, oltre ad ansiolitici e psicofarmaci e sperimentazioni di sieri senza test adeguati di durata e sicurezza genetica, hanno portato alla presenza di un livello di tossine mai visto prima nel sangue, il fluido più importante per il nostro corpo.

– Uno stile di vita che poco rispetta i ritmi naturali e l’uso continuo di smartphone e computer hanno portato il sistema nervoso a uno stato di ipereccitazione neurologica con perdita delle capacità di autodifesa e di reazione logica agli stimoli della Vita.

Le cattive notizie non sono ancora terminate, purtroppo!

Poniamoci la domanda delle domande: qual è il virus più pericoloso che mina costantemente l’integrità della salute dell’essere umano?

Prova a indovinare…

Si tratta del virus dell’informazione! E non è uno scherzo…

Il potere del virus dell’informazione
Un virus è in sostanza una sequenza di informazioni.
Un virus contiene pezzi di DNA e altre particelle informative, contenenti istruzioni, che costituivano in origine sostanze, batteri e altre strutture.

Per approfondire >> L’inizio della Vita, i virus e il Tao: un approfondimento del dottor Francesco Oliviero

Tutto ciò che esiste e che possiamo analizzare in questo pianeta, ovvero ciò che ha una struttura fisica, anche se infinitesimale o visibile con difficoltà al microscopio elettronico, possiede una controparte sottile – energetica – composta da informazioni.

Il nostro sistema digestivo si avvale di batteri e di virus per ricavare energia dai cibi che ingeriamo.

Qual è il problema?

Alcuni nostri simili hanno scoperto o forse non se ne sono resi conto (ma il dubbio è grande) che alterando il sistema informativo, ovvero creando o manipolando virus ad hoc è possibile manipolare l’umore, la salute, i parametri decisionali e persino i sentimenti, ovvero l’anima, degli esseri viventi umani.

Proseguendo nelle ricerche si sono resi conto di poter utilizzare dei vettori per trasmettere a distanza queste informazioni, ovvero i virus, con un sistema tale da alterare addirittura il sistema immunitario di un individuo nascente.

La componente sottile di un virus creato per far ammalare le persone si potenzia con un sistema in “controfase”. Tale sistema non è altro che un pacchetto di informazioni NON costruttive che vanno a creare una polarità contraria al normale funzionamento della “pompa sodio/potassio” necessaria al corretto funzionamento di ciascuna nostra cellula.

Trasmettendo alle masse tali informazioni in maniera violenta e potente per mezzo della televisione, dei giornali, della pubblicità e degli altri mezzi di comunicazione, quasi tutti nelle mani di pochissimi gruppi economici quasi sempre in accordo tra loro, si fa credere che tutto accada per il bene comune e la tutela del singolo.

Lo scopo tenebroso emerge solo quando il singolo essere inizia a usare il lume della ragione per rischiarare le tenebre che lo hanno invaso.

Ricorda che siamo noi i creatori della nostra esistenza.
E sempre noi, cadendo in queste trappole informative, siamo gli artefici della distruzione, creando malattie e miseria.

Le intolleranze alimentari

Questa premessa era indispensabile per iniziare a trattare l’argomento delle intolleranze e per permettere di proporre un rimedio comprensibile e privo di inutili dogmi o frasi già sentite.

Ci occupiamo qui delle intolleranze alimentari.
Esistono anche le intolleranze “sottili” a determinate vibrazioni energetiche, cui faremo breve cenno a completamento dell’analisi.

Quali sono i sintomi che accomunano una intolleranza alimentare?

Elenchiamo di seguito i principali:
– carenza di forza fisica
– malattie da raffreddamento che si ripetono in continuazione
stati catarrosi persistenti
– cefalee e mal di testa ricorrenti
– dolori alla cervicale e senso di ottundimento pari a una sinusite
– eczemi ed eruzioni cutanee in varie parti del corpo
– stati asmatici
– attacchi di panico e stati depressivi
– difficoltà di deambulazione e muscolatura dolorante
– infiammazioni varie nel corpo e attorno a bulbi oculari
– aritmia e tachicardia
– colon che si infiamma e stomaco dolorante con reflussi gastrici
– artrite e stati infiammatori muscolari e scheletrici
– gonfiori addominali e variazioni di peso senza motivazioni logiche
– sudorazione eccessiva anche in presenza di temperature costanti.

L’elenco è solo indicativo, i sintomi noti sono maggiori, ma evitiamo qui di creare confusione con altre patologie che si manifestano con sintomi simili, se non identici, in particolare a livello cronico.

Le principali cause delle intolleranze alimentari

Una persona giovane o di mezza età che ha sempre convissuto con uno o più di questi sintomi, o che dopo i 40 anni ha iniziato a sentirne gli effetti, dovrebbe scandagliare con dovizia e meticolosità cosa introduce nel proprio stomaco in tutto l’arco della sua giornata.

La tecnica migliore consiste nel prendere nota di tutti gli alimenti di cui si fa uso e iniziare a fare a meno di un particolare prodotto che si percepisce come possibile causa dell’instabilità.

Per agevolare l’autoanalisi riportiamo un elenco di massima dei principali alimenti o componenti che stanno causando le più gravi intolleranze all’umanità occidentale.

CASEINA DI TIPO BETA A1

La caseina di tipo Beta A1 è la principale proteina del latte vaccino e di tutti i suoi derivati.

I casi di intolleranza al latte sono molti e sempre più numerosi. Non è difficile notare che sempre più malattie si manifestano tra le popolazioni occidentali rispetto alle popolazioni delle regioni orientali; quest’ultime non fanno uso di latte vaccino!

Il latte della mucca serve per far crescere in fretta il vitellino. Il vitellino cessa di assumerlo non appena è in grado di digerire l’erba.
Noi, che non siamo mucche, continuiamo ad assumerlo anche se ben svezzati.

Come risultato ci troviamo con l’organismo che non sa più cosa farne di tutte quelle inutili proteine atte allo svezzamento e tenta, pertanto, di espellerle finché ci riesce.

Ma a un certo punto deve cedere per sovraffaticamento con le conseguenze che ben conosciamo, dovute alla mancata metabolizzazione.

Possiamo immaginare la caseina di tipo Beta A1 come una “colla” che si attacca ai villi intestinali e crea molto muco.

Ecco perché occorre sfatare il mito di bere del latte caldo se si soffre di catarro e raffreddore!
Per lo stesso motivo, in presenza di questi sintomi è opportuno evitare i formaggi stagionati, che contengono caseina in quantità concentrata.

Un discorso diverso va fatto per il latte materno.

Il latte materno contiene, infatti, una caseina differente da quella di provenienza vaccina e ha una serie di sostanze e di informazioni finalizzate alla crescita e alla protezione del bambino che il latte vaccino non contiene. Un bambino, infatti, non deve diventare adulto in sei mesi come un vitellino!

GLUTINE

Nel nostro Paese il glutine è la seconda causa di intolleranze alimentari.

Il bombardamento con raggi gamma delle sementi e gli incroci OGM hanno creato dei “mostri” alimentari che pur apparendo esternamente sani e belli contengono delle proteine non previste da Madre Natura.

Gli specialisti affermano che così facendo i cereali non vengono attaccati dagli insetti o non ammuffiscono.

Ma il punto sta proprio qui: se persino gli insetti non gradiscono un cereale così composto e nemmeno i batteri della muffa lo attaccano, cosa può fare alla mia flora batterica e al mio sistema immunitario?

Buona parte delle gastriti in circolazione sono causate dal glutine e dai conservanti.

LIEVITO DI BIRRA

Il lievito di birra rappresenta la terza causa di intolleranza nel nostro Paese.

I prodotti che contengono lievito di birra sono molto numerosi in commercio.

D’altra parte – e per fortuna! – sono perfettamente sostituibili con prodotti realizzati con altri lieviti oppure senza lievitazione.

ZUCCHERO

L’intolleranza allo zucchero, ovvero a saccarosio e glucosio, ci obbliga a stare lontani da questo prodotto che sappiamo bene essere oramai prodotto con lavorazioni industriali che ne impoveriscono la composizione.

Esistono degli ottimi sostituti allo zucchero, purtroppo presente nella maggior parte dei prodotti industriali. Possiamo dolcificare i nostri piatti con la stevia o con lo sciroppo d’agave, o con altre soluzioni prive di saccarosio e glucosio.

Vi sono molti altri prodotti a cui possiamo risultare intolleranti.

Solitamente si tratta di intolleranze collegate in forma diretta o indiretta a una intolleranza primaria.

Per esempio, molti fastidi sono collegati all’intolleranza al latte. Una volta eliminata la causa – quindi, nel caso considerato, l’assunzione di latte, ecco che come per magia possiamo tornare a nutrirci anche del prodotto che in un primo tempo ci era tossico.

Come individuare le intolleranze

Per il nostro scopo è sufficiente questa analisi primaria, non abbiamo qui l’intento di sviscerare l’enorme tema delle intolleranze alimentari.

Il nostro obiettivo è, invece, presentare una particolare metodologia che ci permette di prendere contatto con le forze sottili a nostra disposizione, per percepire personalmente se un determinato alimento è più o meno favorevole alla nostra alimentazione.

Abbiamo già parlato di alcuni metodi e accorgimenti utili per migliorare il nostro rapporto con l’alimentazione.

I metodi già in uso
Alcuni medici che si occupano di intolleranze e allergie utilizzano delle tecniche di analisi che funzionano per risonanza.

Ciò significa che impiegano degli apparecchi che analizzano per principio risonante se un determinato alimento fa aumentare la nostra energia oppure la fa diminuire.

Il dott. Reinhard Voll, per esempio, fu dapprima architetto e poi medico, e si specializzò nell’agopuntura.

Negli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento creò l’EAV (ElectroAccupuncture di Voll), proprio sulla base del principio di risonanza, avendo intuito che ogni elemento emette delle vibrazioni e che amplificando in maniera opportuna il “battito” si sarebbe potuto confrontarlo con quello emesso dal corpo umano.

Sono ancora pochi i medici che utilizzano con successo l’apparecchio ideato dal dott. Voll.

C’è da dire che lo stesso risultato si può ottenere utilizzando il metodo kinesiologico.

Il test kinesiologico parte dall’identificazione di uno o più muscoli che vengono definiti “indicatori”, come, per esempio, quelli tra pollice e indice serrati. Una seconda persona testa quindi la forza necessaria per staccare i polpastrelli, dapprima con le mani libere, e in seguito verificando vari alimenti.

Se teniamo in mano (nella mano libera) un alimento di possibile incriminazione, come il latte, e la forza per staccare le dita diventa quasi nulla, significa che l’alimento ci fa perdere energia e va evitato.

PER APPROFONDIRE IL METODO KINESIOLOGICO

Il dottor Oliviero utilizza da anni il test kinesiologico, e ha sviluppato, in particolare, il test kinesiologico quantistico.
Il suo ultimo libro riguarda proprio questo tema.

Ne abbiamo parlato qui:
Il test kinesiologico quantistico – TQK
Il test kinesiologico quantistico: come funziona?

I metodi di analisi sottile delle intolleranze

I metodi che trovi qui esposti sono di semplice attuazione e si possono eseguire comodamente a casa.

Ricorda che si tratta test che non possono essere accettati dalla scienza come è intesa al giorno d’oggi; rientrerebbero in ciò che viene considerato una bufala, a dir poco!

Ma ricorda anche che se un animale erbivoro viene alimentato solo con i singoli elementi che compongono l’erba, questo essere morirà in breve tempo. Il sodio, il silicio, il ferro, ecc., una volta separati, non corrispondono più a un alimento completo, pieno di vita, e non possono fornire da soli le vibrazioni che la sostanza completa possiede.

Il regolo di risonanza

Qualche mese fa ti abbiamo presentato un metodo per capire in maniera sottile quali alimenti favoriscono il nostro ben-essere: il regolo di risonanza.

Sviluppando i nostri sensi sottili, il regolo può aiutarci a identificare, proprio tramite il nostro palmo e gli effetti della risonanza, gli alimenti più o meno adatti alla nostra energia.

Quando vogliamo utilizzare il regolo, è sufficiente effettuare una auto misurazione dell’energia in quel preciso momento, facendo scorrere il palmo della mano sopra il regolo e percependo il punto sulla scala graduata dove si inizia a sentire una spinta, una vibrazione, un formicolio oppure un cambiamento di stato sotto il palmo.

Andremo, in seguito, a posizionare un alimento sospetto sulla casella “Principale” e a verificare se il punto di misurazione si è spostato verso sinistra (alimento non consono) o verso destra (alimento privo di intolleranze).

Posizionamento di un alimento sul regolo di risonanza.

Le spiegazioni e le indicazioni sul regolo di risonanza sono disponibili qui.

Dai test eseguiti e dalle misurazioni effettuate con questo metodo emergono le seguenti considerazioni:

– la misurazione media dello stato di salute si aggira tra le 6500 e le 7000 unità Bovis (uB);
– ponendo un alimento non ben tollerato sulla casella a sinistra (Principale), l’energia del soggetto diminuisce subito di circa 1000 uB;
– ponendo un alimento ben tollerato sulla casella a sinistra (Principale), il livello di energia sale di oltre 1500 – 2000 uB.

Il test kinesiologico quantistico

Come accennato poco fa, un altro metodo valido è il test kinesiologico che si basa appunto sull’utilizzo della muscolatura e del corpo eterico. La risposta che giunge dal test ben eseguito è veritiera per il semplice fatto che il nostro corpo non può mentire.

Il metodo richiede un po’ di pratica per essere seguito alla perfezione.

Oltre al libro Il test kinesiologico quantistico – TQK del dottor Oliviero e dello psicologo Corrado Barba, ti consigliamo di seguire il sito web del dottor Oliviero, il quale è solito tenere dei corsi dal vivo proprio sul test kinesiologico quantistico.

Lo strumento sperimentale

Il metodo che ti presentiamo oggi si avvale di uno strumento sperimentale, di semplice costruzione, ideato dall’osservazione del comportamento del nostro corpo sulla base agli stimoli che riceve.

A conclusione di questo articolo trovi un video esplicativo del test effettuato con questo apparecchio.
A correlazione di questa analisi, approfondiremo in seguito, in maniera più specifica, il tema delle componenti sottili dell’essere umano.

>> Contattaci per maggiori informazioni qualora fosse di tuo interesse approfondire la questione e capire come realizzare lo strumento.

Prima di vedere lo strumento in azione, cerchiamo di approfondire il suo principio tecnico di funzionamento.

Il nostro corpo o, meglio, le nostre cellule possiedono una certa polarità e un valore di tensione misurabile in Volt o millivolt, come si fa per la tensione presente sulle prese di corrente della nostra casa. Ci sono circa cento mila miliardi di cellule nel corpo!

In un corpo con un discreto stato di salute possiamo rilevare una certa tensione.

Nell’esecuzione dei test ho rilevato sul mio corpo [a parlare è l’ing. Stefani, n.d.r.] una tensione pari a circa 200 mV (millivolt) in corrispondenza di alcuni punti di agopuntura e una tensione di circa 60 -70 mV tra alcuni punti delle mani.

Questi valori permangono quasi inalterati per una parte della giornata, ma possono variare in alcuni orari del giorno, in base al ciclo circadiano.

Possono variare anche per stati emozionali intensi oppure se si ingerisce un particolare alimento.

I cibi, infatti, possono far elevare o abbassare il nostro valore medio.

Vedremo che anche la sola intenzione ad assumere un certo alimento può influenzare questo valore energetico. Ricorda che la tensione che emettiamo è un effetto della nostra componente energetica.

Lo strumento sperimentale creato dall’ing. Stefani.

Il sistema nervoso rappresenta la rete elettrica del nostro corpo.

Come sai, è il nostro corpo astrale, ovvero la nostra anima che gestisce i sentimenti, a manifestarsi tramite il sistema nervoso.

Per questo, quando stiamo per assumere o abbiamo assunto un certo prodotto è proprio la nostra parte animica che ci avverte immediatamente del pericolo oppure gioisce per la ricarica in arrivo.

Al pari degli apparecchi professionali per il riscontro delle intolleranze, il sistema proposto tiene in considerazione i segnali che il nostro corpo stesso emette, ovvero la reazione del corpo astrale attraverso il corpo fisico per ogni alimento che non risulta confacente alla nostra crescita o al nostro stato di salute.

Fai attenzione a quegli apparecchi che si limitano a formulare un elenco di elementi chimici e prodotti vari da cui il paziente dovrebbe allontanarsi; difficilmente corrispondono a verità.

Ogni elemento chimico e ogni cibo emette delle vibrazioni, ovvero delle frequenze che il nostro corpo astrale conosce molto bene.

Se non siamo in grado di gestire queste vibrazioni, ad esempio perché ci manca la flora batterica intestinale atta alla scissione di un particolare cibo (vibrazione), esse vengono interpretate come una perdita energetica e il nostro corpo reagisce con un abbassamento del suo potenziale, quindi del suo livello energetico.

Come funziona lo strumento: il video
Nel video qui sotto puoi vedere il dispositivo creato in azione.

Si tratta di un semplice misuratore di corrente molto sensibile. Il suo fondo scala è pari a 100 microampere (μA).

Con lo strumento rileviamo le reazioni del corpo umano tra uno stato di riposo e il momento in cui stiamo per ingerire un determinato prodotto.

Noterai che le “porte” o, meglio, i recettori sensibili del nostro sistema nervoso vengono allertati addirittura prima dell’assunzione della sostanza.

Come ripetiamo spesso, l’essere umano non è solo una macchina fisica!

I corpi sottili gestiscono e coordinano la nostra salute, e questo concetto viene confermato ancora una volta con questo semplice esperimento.

>> Contattaci per ulteriori informazioni sullo strumento sperimentale.

Il consiglio è di iniziare esercitandosi con il regolo di risonanza.

Tutti gli esseri umani di “buona volontà” hanno le capacità per superare le macchine e la materialità imperante facendo del tempio della propria Anima e del proprio Spirito, il loro corpo, un laboratorio perfetto insuperabile.

Test per le intolleranze alimentari con lo strumento sperimentale ideato dall’ing. Stefani.

Intolleranza o allergia?
Il termine “allergia” non è sinonimo di “intolleranza”.

A scatenare una allergia, infatti, c’è sempre una intolleranza, se non più di una, probabilmente trascurata nel tempo.

Molto spesso, una volta individuato il prodotto a cui si è intolleranti, e avendolo eliminato, l’allergia si attenua e tende a scomparire.

Cosa fare in caso di intolleranza?

Se da uno dei metodi sopra presentati riscontriamo una intolleranza, come primo passo dobbiamo analizzare minuziosamente e a mente aperta, senza preconcetti, i tre seguenti punti:

1. Quali cibi o bevande (anche spremute, tisane, decotti, minestre) ho introdotto nel mio corpo in maniera costante nel corso della mia esistenza?

2. Qual è l’alimento a cui non rinuncerei mai?

3. Ho notato qualche cambiamento nello stato psicofisico del mio corpo? Per esempio:
– Eruzioni cutanee
– Eczemi diffusi o localizzati
– Infiammazioni localizzate
– Afte in bocca
– Difficoltà respiratorie in alcuni momenti della giornata o in occasioni particolari
– Aritmie temporanee
– Emicranie
– Dolori cervicali o muscolari altalenanti
– Nausea, in particolare dopo essersi alzati dal letto e per una durata di due/tre ore
– Minzione difficile o con bruciore.

Se abbiamo riscontrato che anche uno solo di questi sintomi continua a ripetersi nel tempo, possiamo avere la certezza di una probabile intolleranza a una sostanza che abbiamo finora ignorato.

Una pratica da evitare

Con l’avanzare dell’età, e già dopo i 28/35 anni, anche la nostra flora batterica cede alle continue battaglie con i conservanti, le tossine, i veleni… che ingeriamo e respiriamo anche involontariamente.

Alcuni allergologi propongono terapie che prevedono di ingerire la sostanza cui siamo risultati intolleranti o allergici iniziando a introdurla a piccole dosi, per arrivare col tempo alla possibilità di portare il corpo ad accettare di nuovo il prodotto incriminato.

A livello sottile, però, questa pratica non è l’ideale.

Ogni cibo ha una vibrazione propria.

Dovremmo chiedere al nostro corpo eterico e a quello animico se quel determinato alimento sia o meno confacente alla nostra crescita ed evoluzione, e pertanto identificare e comprendere con precisione la motivazione che ci fa allontanare da una particolare sostanza.

Se impariamo ad analizzare sottilmente tali cause potremmo rimanere sconvolti da alcuni risultati.

Consideriamo il caso reale di un soggetto risultato intollerante primario al lievito di birra.

L’intolleranza primaria è legata alla “causa scatenante”, alla quale possono susseguirsi intolleranze definite “secondarie” per altri tipi di prodotti, che tendono, però, a scomparire non appena viene eliminata l’intolleranza primaria.

Sul soggetto in esame sono state completate le ricerche sottili per comprendere la causa recondita della sua intolleranza al lievito di birra, che lo portava addirittura a stati di tachicardia e a un principio d’asma.

La ricerca ha evidenziato una correlazione genetica con la madre, forte bevitrice di alcolici, la quale ha probabilmente trasmesso al nascituro una “memoria” genetica comprendente anche lo stato psicologico di sofferenza che la portava a far uso di alcolici di qualsiasi tipo.

L’analisi profonda ha, inoltre, evidenziato stati di violenza domestica e soprusi.

Un caso di questo tipo non può essere “curato” solo a piccole dosi di lievito di birra.

Non si tratta di introdurre lentamente un veleno per far abituare il corpo a tale sostanza; occorre per prima cosa un trattamento psicologico sottile e solo in seguito sarà possibile verificare se le cellule del soggetto sono in grado di accettare l’alimento causa di una così violenta allergia.

Teniamo presente che la nostra esperienza fisica in questo pianeta è necessaria proprio per una preparazione spirituale a venire.

Se non fosse così, saremmo limitati a circa 70/90 anni di vita media allo stato solido.

Alcune intolleranze si manifestano in determinati periodi della nostra esistenza proprio per PROTEGGERCI da pericolose “cadute in basso” rispetto al libro della Vita che ci eravamo programmati prima della nascita.

Altre volte queste intolleranze sono segnali importanti che ci indicano la via da seguire per la Consapevolezza.

Ad esempio, nel mio caso [a parlare è l’ing. Stefani, n.d.r.], come si nota nel video, l’intolleranza alla caseina di tipo A1 mi è molto fastidiosa in quanto un bel pezzetto di formaggio, magari con la polenta, rappresenta un “cibo degli dei”.

Rimedi e accorgimenti utili: le vibrazioni intrinseche

Possiamo attenuare in parte gli effetti collaterali di alcuni alimenti che ci provocano intolleranze, agendo sulla loro vibrazione intrinseca.

Ma non possiamo, naturalmente, agire sulla composizione chimica o sui trattamenti che questi hanno subìto, in particolare sulle modificazioni geniche.

Non possiamo fare nulla, infatti, sulle sementi del frumento bombardate con raggi gamma e ora non più apprezzate nemmeno dagli insetti! D’altra parte, è proprio questo uno degli scopi di questi interventi… l’allontamento degli insetti.

Risulta quindi chiaro che un cibo schifato dagli altri abitanti del pianeta Terra non può favorire la salute degli esseri umani dotati di Coscienza!

Per agire sulle vibrazioni intrinseche degli alimenti dobbiamo utilizzare la nostra capacità creatrice innata nell’essere umano dotato di Anima.

Il Cristo ci ha lasciato le istruzioni per poter agire in tal senso; occorre interpretare correttamente la forma misterica.

Nel Vangelo di Giovanni, quello che più di tutti deve essere ben interpretato tramite la forma misterica e non letterale, viene indicata la nostra capacità di “fare cose ancora più grandi”. Dobbiamo averne la Consapevolezza e l’Intento, ovvero la nostra Volontà Cosciente.

Prendiamo spunto dall’antico gesto della benedizione del cibo o anche solo del ringraziamento.

Tale azione serviva proprio a BENE-DIRE, ovvero a caricare di vibrazioni benefiche la sostanza che si stava per introdurre nel corpo.

Preparare una pietanza con uno stato di rabbia, rancore, frustrazione, violenza… aumenta in maniera considerevole la carica negativa della pietanza stessa, che, una volta introdotta, va a sottrarre energia vitale al nostro sistema.

Quando beviamo un bicchiere d’acqua prendiamolo con le due mani cosicché i due chakra dei palmi (mano destra e mano sinistra) avvolgano il bicchiere. Mentre avviciniamo il bicchiere alla bocca, affermiamo intenzionalmente “IO TI ACCOLGO” e potremo notare che quel liquido prezioso agirà come una ricarica.

Il nostro stomaco ne gioirà perché riceverà le vibrazioni del Cosmo che noi abbiamo attirato e introdotto, proprio secondo l’insegnamento donatoci dal Cristo.

Buona ricerca!
Molte patologie divenute croniche dipendono spesso da intolleranze alimentari trascurate o i cui sintomi sono stati repressi con farmaci palliativi.

Se da soli non riusciamo a identificare l’intolleranza primaria (o più di una) per paura di dover rinunciare a un cibo prelibato oppure per timore di dispiacere ai genitori o a chi prepara i nostri pasti, non ci resta che affidarci a un esperto medico o naturopata.

Ma ricorda: nel 99% dei casi, siamo solo noi a poter conoscere davvero noi stessi!

Nel presentarti tali metodi e nell’approfondire tali tematiche da un punto di vista sottile, ti chiediamo di ricordare che la nostra missione è far aumentare la consapevolezza e portare alla presa di coscienza delle potenzialità insite dentro ognuno di noi.

Buona ricerca!

Il percorso base di informazione “fisico-sottile” in merito alla costituzione dell’uomo e alla cura della persona è scritto dall’ing. Stefani, a partire da ottobre 2022.

Lo strumento sperimentale qui presentato è stato ideato e costruito tra dicembre 2022 e gennaio 2023.