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Ogni parte del nostro corpo è dotata di una propria capacità vibrazionale e vibra con l’ambiente in cui è immersa. Noi stessi siamo entità vibranti. Quando insorge uno squilibrio si formano oscillazioni patologiche nell’organismo. Le oscillazioni patologiche, sovrapposte a quelle fisiologiche, determinano campi di disturbo dell’equilibrio globale.

La Terra era considerata un organismo vivente nel suo complesso, per questo i luoghi erano considerati siti di terapia e venivano presi in grande considerazione gli “effetti sottili” che questi potevano avere sugli uomini e sugli animali.

La Kinesiologia

Quando parliamo di test kinesiologico quantistico ci stiamo riferendo all’ambito di applicazione della kinesiologia.

La kinesiologia è un metodo di analisi che arriva subito in profondità ed è uno dei modi migliori per parlare con il nostro corpo, quale terreno di risonanza per i segnali energetici ambientali.

L’obiettivo della kinesiologia è il recupero dell’equilibrio dinamico, che viene verificato attraverso test muscolari.

Il presupposto

Nell’organismo tutto quanto è stato conosciuto, è già stato memorizzato: questo è il presupposto della kinesiologia.

Tutto è già dentro le nostre cellule. Anche se abbiamo rimosso un’esperienza con la memoria, il nostro organismo non l’ha cancellata, l’ha comunque registrata.

Dobbiamo quindi metterlo in condizione di poter parlare con noi per poterla definitivamente sciogliere.

Il test kinesiologico

Il test kinesiologico è un modo per interagire con il nostro inconscio, quella parte profonda di noi che non conosciamo.

Esso permette di indagare cosa ha causato un problema fisico o psicologico, al di là di quello che può pensare il terapeuta.

La malattia: un meccanismo di compensazione

Il test kinesiologico è una metodica soggettiva, non oggettiva. È un’opportunità per mettere ordine nel nostro disordine interiore.

Il test ci permette di capire come il pensiero abbia potuto creare tale disordine (“noi siamo quelli che pensiamo di essere”), e come i nostri pensieri condizionino la nostra realtà interna ed esterna.

Il test kinesiologico è un ponte tra il corpo e l’anima. Ci fa intuire la disarmonia animica intervenuta nella persona e come la malattia agisca da meccanismo di compensazione di tale disordine. Ci propone la visione della malattia come “grido dell’anima”.

Dobbiamo ricordare però che la guarigione appartiene solo alla persona, e si può raggiungere davvero attraverso la consapevolezza.

Il test kinesiologico è quindi anche un modo per accedere alla nostra parte spirituale e alla nostra consapevolezza.

Alcuni aspetti da considerare 

Ci sono degli aspetti importanti che un terapeuta deve tenere presente quando esegue un test kinesiologico quantistico e che è bene conosca anche chi inizia il test.

Eccone qui alcuni:

  • La tecnica insegnata dal dott. Oliviero nei suoi seminari permette di indagare sia problemi e patologie fisiche, sia quelli neuro-emozionali e frequenziali.
  • Non puoi eseguire il test pensando a qualcos’altro. Il terapeuta deve essere nel qui e ora, e deve eliminare tutti i pensieri che possono influenzare la persona.
  • Solo se mantieni una mente libera da preconcetti e da idee predefinite, potrai ricavare la massima efficienza dal test. Se esegui il test pensando di trovare una determinata acquisizione, sarà quella che si verificherà, perché sarà la tua mente a dirigere il test.
  • Non devi avere aspettative di successo o insuccesso, perché l’aspettativa genera emozioni che, a causa della propria frequenza, intervengono come variabili del sistema.

Cos’è la kinesiologia quantistica: il video

Condividiamo la conferenza informativa e dimostrativa sul test kinesiologico quantistico che il dr. Francesco Oliviero ha tenuto il 27 maggio 2016 presso la Libreria Salvemini di Firenze.

Il nuovo libro del dottor Oliviero: TKQ

Agosto 2021: aggiorniamo il nostro articolo con una bella novità.

È stato di recente pubblicato Il Test Kinesiologico Quantistico TKQ, il nuovo libro del dr. Oliviero, scritto in collaborazione con lo psicologo Corrado Barba.

Ne abbiamo parlato qui.