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Iniziamo trattando subito un tema spinoso: il rapporto con il cibo e il rapporto con gli animali.

A costo di generalizzare, possiamo affermare con cognizione di causa che ciò che troppo spesso manca da parte degli esseri umani nei confronti degli animali è il rispetto.

È probabile che alcuni comportamenti dell’essere umano verso gli animali provengano da insegnamenti religiosi che ancora adesso tramandano la superiorità dell’uomo nei confronti degli animali stessi. Si consideri, per esempio, l’affermazione che Dio ha dato all’uomo la capacità di decidere su tutte le bestie (Genesi 1, 26-28).

Non si ragiona, però, sul fatto che tra tutte le “bestie” quella dotata di Coscienza è solamente l’essere umano e che questa coscienza può venire manipolata fin dalla giovane età, creando individui che diventano ancora più “bestie” di tutti gli altri, con l’aggravante di agire privi di Amore.

Tornando al rapporto con gli animali, uccidere un animale per il fabbisogno nutritivo non è sicuramente un evento negativo e dannoso alla nostra evoluzione, ma un allevamento intensivo e un sistema di mattanza privo di rispetto per il dolore inferto a questi esseri non ci lascia liberi da conseguenze future.

Esempi dalla religione
Prendiamo un esempio dal mondo religioso, in questo caso dall’Islam.

Nella tradizione islamica vi è una festa chiamata ʿīd al-naḥr e tradotta con “festa dello sgozzamento” tra gli altri nomi. Si tratta di un giorno dedicato al sacrificio di un animale (caprino, bovino, ovino o camelide) per ricordare la prova superata da Abramo disposto a sacrificare suo figlio.

È una festa spesso giunta sulle pagine dei giornali proprio per le modalità con cui ancora oggi viene celebrata. Agli animali, perlopiù ovini, macellati per il sacrificio devono venire recise le vene del collo, la trachea e l’esofago, ma non la spina dorsale, perché l’essere animale deve rimanere cosciente; viene quindi lasciato a dissanguare (il sangue è considerato impuro).

È ben inteso che sul sistema di macellazione degli animali ci sono atrocità in tutti i credi religiosi.

Tuttavia, sorge spontaneo chiedersi come si possa parlare di “Amore” e trattare in simili modi degli esseri in cui batte un cuore, scorre un sangue, vi è una base di coscienza, pur se germinale, e ci sono dei sentimenti di gioia e di dolore.

Per quale perverso motivo occorre lasciare una capra in vita con la testa a penzoloni e il cervello attivo? Forse Dio ama vedere questi riti? O forse siamo noi stessi Dio e godiamo nel far soffrire questi esseri?

Non siamo qui per giudicare, non dobbiamo, anzi, giudicare nulla e nessuno, ma dobbiamo imparare a ragionare con la nostra testa, non con quella degli altri. Se i nostri padri e i nostri nonni hanno subìto un indottrinamento particolare dobbiamo avere il coraggio di crescere in coscienza e scoprirne le motivazioni per renderci liberi di migliorare il mondo.

Esempi dalla tradizione
Tra le questioni che emergono quando si affronta il consumo di cibo animale, vi è la questione di come fare a sfamare la popolazione mondiale se limitassimo di molto l’impiego di alimenti di origine animale.

A ben vedere, però, il problema è più grave: la maggioranza degli uomini e donne viene educata a un consumo eccessivo di proteine animali, se non a un consumo eccessivo di cibo, in generale.

In alcune zone del mondo si trovano popolazioni ultracentenarie. Un esempio ne sono le Isole Ryūkyū, nell’arcipelago di Okinawa in Giappone, dove l’aspettativa di vita è tra le più alte al mondo.

Analizzando la motivazione di questa longevità si è scoperto che i pasti di tali popolazioni sono volutamente ridotti in maniera da non caricare troppo l’organismo nella fase digestiva e limitare l’introduzione di tossine.

Nei corsi di laurea in Medicina e Dietistica in Italia si è in genere ancora legati a rigidi protocolli di alimentazione. D’altra parte, sempre più medici e professionisti stanno cercando di mettere in guardia dagli effetti nefasti che un’alimentazione errata ha per il nostro corpo, soprattutto in caso di patologie.

Esempi dalla scienza
Probabilmente ti sarà capitato di sentire, vedere o vivere in prima persona l’esperienza di un ricovero in ospedale. Al di là delle difficoltà di gestione che non vogliamo di certo mettere in dubbio, nella maggior parte delle strutture ospedaliere i protocolli di alimentazione redatti per coloro che soffrono di gravi patologie si basano su tabelle standard e sulla piramide alimentare che viene insegnata anche a scuola.

Non ci si chiede nemmeno se alcune patologie hanno come causa un’alimentazione errata. È difficile non notare il danno che l’intervento delle case farmaceutiche, inserito anche all’interno della formazione universitaria, sta creando a lungo termine, quasi peggiore di una pestilenza medievale!

Nella maggior parte dei casi vi è una grande cecità e quindi difficoltà nel portare l’alimentazione al centro del benessere del paziente.

Il medico e il paziente con un approccio materialistico sono convinti che il prodotto chimico farmaceutico possa curare qualsiasi danno, ma non si rendono conto che anche un singolo mal di testa è un campanello d’allarme del nostro sistema immunitario.

Non è sufficiente coprire il campanello, occorre trovare il pulsante che lo ha azionato e metterlo in protezione!

Ecco perché è importante verificare la nostra compatibilità con i cibi che ingeriamo.

A mano a mano che la nostra età biologica aumenta dobbiamo calibrare sia la quantità sia la tipologia di nutrimenti che assumiamo perché il nostro metabolismo varia e si adegua alle esigenze dell’età. A vent’anni un eccesso di cioccolato si smaltisce al massimo con dei brufoli, ma a sessant’anni anche il fegato potrebbe reclamare a gran voce di non farcela più.

Come capire se un alimento è adatto alla nostra salute
Veniamo ora al punto chiave di questa breve analisi.

Esiste un metodo per poter testare se un alimento o un prodotto è confacente alla nostra salute?

La risposta è positiva. Quello che riportiamo di seguito è un sistema vecchio come il mondo, anzi era presente ancor prima che il pianeta Terra si formasse, quando gli esseri umani erano “tutto Spirito”.

Dobbiamo essere consci che la digestione dei cibi che introduciamo nel nostro stomaco avviene per mezzo di alcune “forze” tra le più potenti del Cosmo; queste forze vengono, infatti, associate a una gerarchia celeste tra le più elevate.

Pensa a cosa accade nel nostro stomaco e nel nostro intestino con la scissione dei cibi e la loro trasformazione in energia e sostanze nutritive per la nostra sopravvivenza: dobbiamo convenire che occorrono veramente dei processi gestiti da intelligenze superiori alla nostra!

Se mangiassimo carne di lupo per tutta la vita non finiremmo con il trasformarci in lupi proprio grazie a quei processi che vanno a scindere le molecole, eliminando le forze residue della razza animale che ci renderebbero altrimenti sempre più aggressivi, e trasformando la sostanza animale che conformava il lupo in prodotti base assimilabili dal nostro organismo.

Entrare in risonanza con le “forze digestive”
Ma come possiamo fare per sapere se il cibo che stiamo per introdurre favorisce o meno il nostro stato di salute?

La risposta è semplice.
Dobbiamo entrare in risonanza con le “forze” sopra menzionate.
Possiamo farlo perché noi stessi siamo esseri spirituali, in contatto con tutto il Cosmo.

Si tratta di una capacità già insita in noi. Dobbiamo solo risvegliarla.
Dobbiamo quindi entrare in risonanza con uno dei nostri sensi sottili per riuscire a comprendere se un alimento ci fa bene o ci male.

Per facilitare questo risveglio abbiamo studiato un regolo che ci permette di facilitare il test di risonanza.

Il regolo di risonanza

Come sai, non esponiamo mai dei concetti senza averne prima testato gli effetti e cercato nella maniera più semplice di esporne il funzionamento, facendo riferimento il più possibile alla fisica relativistica e a quella quantistica conosciuta quando necessario.

Il nostro corpo è un emettitore di fotoni, o meglio biofotoni, come descritto anche in Epicard – Le 9 C del Ben-Essere.

In particolare, dal palmo della mano, ove risiede un chakra secondario di cui non si parla quasi mai, esiste la possibilità di trasmettere e ricevere informazioni energetiche.

Nei primi seminari di geobiologia [tenuti dall’ing. Stefani – N.d.R.] abbiamo notato che le letture energetiche effettuate su schemi di carta risultavano a volte difficoltose per alcuni soggetti, mentre alcuni, pur di non sfigurare nei confronti dei presenti, simulavano una lettura anche se non erano certi del valore riscontrato.

Per evitare tale inconveniente, che è spesso alla base dell’abbandono delle ricerche da parte di molti operatori con capacità in divenire, sono nati i seminari di quella che abbiamo definito “geobiologia percettiva“.

In tali sedi, ciascun operatore veniva “forzato” a risvegliare la propria percezione sottile. Tutto il nostro corpo ha questa capacità, ma è proprio dalle mani che si inizia a fare molta pratica nelle situazioni più disparate.

Dal palmo della nostra mano viene emessa e percepita una forma energetica che possiamo modulare con il nostro intento e che può riflettersi ed essere captata, ovvero percepita, nuovamente in forma amplificata oppure attenuata, in funzione di cosa o chi tale forma abbia incontrato nel percorso.

Questo è in breve il principio di funzionamento del regolo o diagramma che ti presenteremo a breve e che deve essere utilizzato in accoppiamento con il nostro corpo.

Nell’immagine qui sotto trovi invece una schematizzazione dell’energia emessa e ricevuta dal palmo di una mano.

Schema sintetico dell’energia emessa e ricevuta dal palmo di una mano.

NOTA

Nel nostro pianeta agiscono “fisicamente” quattro forze naturali:
– gravitazione
– elettricità
– magnetismo
– energia atomica.

Nel mondo eterico troviamo:
– etere del calore;
– etere della luce;
– etere del suono;
– etere della vita.

L’energia sottile emessa dall’essere umano è un mix di tutto questo.

Molto probabilmente le nostre emissioni hanno a che fare con l’etere della vita e la conferma possiamo trovarla negli effetti pranoterapici che ognuno di noi può portare agli altri e anche a sé stesso.

Per approfondire l’argomento, ti rimandiamo all’articolo che abbiamo pubblicato qualche mese fa relativo alla possibilità di misurare l’energia sottile emessa dal nostro corpo, in particolare dalle nostre mani. Ti riportiamo per comodità il video del test eseguito anche qui sotto.

Un’altra lettura sull’argomento la trovi qui.

Il test del regolo di risonanza

Vediamo subito come è fatto lo strumento.

Il regolo che ti servirà per il test che ti proponiamo è quello riportato nella figura qui sotto.

Come puoi notare, si compone di una parte frontale e di una parte posteriore; entrambe devono essere definite rispettando le indicazioni che ti forniamo in questo articolo.

Regolo – lato anteriore.
Regolo – lato posteriore.

Ricorda: nella creazione del regolo occorre rispettare alla perfezione i rapporti armonici delle dimensioni indicate.

Qualsiasi disegno o scritta, infatti, è una onda di forma che va a perturbare l’etere. Solo se la frequenza di risonanza dell’insieme risulta armonica lo strumento può funzionare alla perfezione anche se l’energia irradiata dal soggetto che lo sta utilizzando è molto poca.

La striscia dorata che si trova nella parte posteriore del regolo ha la funzione di creare una barriera riflettente per polarità verso il lato da utilizzare e consentire al tempo stesso una funzione di “condensatore” di energia e barra collettrice tra le varie polarità dei prodotti che verranno posti sulla superficie.

La striscia non deve avere angoli di 90°, ma due angoli devono essere leggermente acuti e due leggermente ottusi, ciò affinché la striscia non trattenga congestioni in risonanza.

Continua la lettura per scoprire come costruire il tuo regolo.

Come funziona il test del regolo

Vediamo ora un esempio molto semplice per chiarire l’utilizzo del regolo e per permetterti di testarne l’efficacia in prima persona, qualora desiderassi provarci.

Per prima cosa dobbiamo avere con noi due alimenti dei quali vogliamo verificare l’efficacia per il nostro benessere.

Nel test di esempio che ti riportiamo sul nostro tavolo c’erano una mela e un pompelmo.

Il nostro obiettivo è capire quale dei due frutti è il più consono per farci aumentare l’energia vitale, oppure semplicemente quale dei due frutti è più adatto al nostro corpo in questo preciso momento.

Come procedere?

1. Poniamo il regolo disteso su un tavolo di legno o vetro (è importante che il tavolo non sia di metallo) con la freccia indicante il Nord magnetico proprio verso il Nord della Terra (la freccia si trova nell’angolo in basso a destra).

2. Posizioniamo il frutto che ci stimola di più sulla casella “Principale” e l’altro frutto sulla casella “Secondario”, come vedi nella foto 1. Non è obbligatorio porre l’alimento che più ci aggrada su “Principale”, il sistema funziona lo stesso per i più esperti e per chi farà un po’ di pratica.

3. Ogni prodotto vegetale emette energia (fotoni) finché è ancora “vivo” e le sue cellule sono assimilabili dal nostro organismo. Il nostro compito è di percepire con il palmo della mano (come indicato nella foto 2) il punto in cui le due energie si “scontrano” e si forma un vortice in emissione o in ricezione. In pratica dobbiamo avere ben chiara sotto il nostro palmo la sensazione di calore oppure di fresco, di pizzicore o di piacere, di spinta verso l’alto oppure di un vuoto.

4. Il frutto più consono alla nostra salute, nel momento in cui facciamo il test, è quello più vicino alla posizione di percezione della nostra mano. Ciò perché nel mix di energie che si forma nel regolo tra l’emissione della nostra mano e quella dei due frutti prevale la risonanza con quello che il nostro corpo eterico “richiama” come adatto per la nostra salute, facendo aumentare il livello energetico delle nostre cellule.
Questo avviene utilizzando anche la gravità (che non è una forza) e facendo stimolare il nostro sistema nervoso e i micro-muscoli fino a consentirci di interpretare correttamente la situazione.

5. A questo punto, individuato l’alimento in risonanza con noi, non dobbiamo far altro che goderci il nostro frutto avendo la certezza che ci farà star bene e verrà digerito correttamente.

Foto 1: posizioniamo i due frutti nelle caselle “principale” e “secondario”.
Foto 2: con il palmo della mano percepiamo la zona di maggiore risonaza.
Come avrai notato dalle foto, nel test svolto con una mela e un pompelmo il frutto più indicato è risultato il pompelmo.

Analizzando in seguito la mela è risultato che la buccia conteneva delle sostanze tossiche che ne invalidavano l’emissione energetica portando la scelta verso l’altro frutto ai fini di una protezione metabolica.

Un ulteriore utilizzo del regolo

Avrai notato che sul regolo, tra i due quadranti “principale” e “secondario” vi è una scala graduata in Angström con un cuoricino rosso posto sul valore di 6500 Å.

Questo valore di vibrazione corrisponde allo stato medio di buona salute per un essere umano.
Si tratta di un valore che non è rilevabile con strumentazione elettronica se non in minima parte e con molte percentuali di errore, proprio perché, come dicevamo sopra, l’energia emessa dal nostro corpo è un mix tra i vari corpi fisico, eterico, astrale e spirituale.

Abbiamo, però, la possibilità di percepire questi valori anche con il semplice uso delle mani e dei sensi sottili di cui parliamo sempre nei nostri scritti.

Non ci dilungheremo qui sulle spiegazioni tecniche, ma desideriamo fornirti un metodo per poter far pratica e utilizzare questo sistema di lettura. Vedrai che poi tutto verrà da sé, come quando si impara ad andare in bicicletta!

Innanzitutto ricorda che un valore inferiore ai 6500 Å non deve intimorirci.
Tutti abbiamo periodi o giornate in cui possiamo ritrovarci con soglie intorno ai 5000 Å, l’importante è che siano brevi e che ce ne possiamo rendere conto personalmente.

Ad esempio, prima dello sviluppo di una malattia influenzale la nostra soglia inizierà sicuramente a scendere e nel bel mezzo della malattia oscillerà intorno ai 5500/6000 Å, mentre non appena tale valore inizierà a crescere anche il nostro stato di salute e il nostro umore ne gioveranno; già l’aumento di tale valore è indice di guarigione in corso.

Per rilevare tale valore dobbiamo porre il palmo della mano destra sopra la scala e portare il dito medio della mano sinistra al centro del riquadro “Principale” e aspettare qualche secondo.

Dopo due o tre secondi in tale posizione, spostando il palmo della mano destra verso destra (per i mancini sarà il contrario) dobbiamo arrivare a percepire il punto sulla scala dove l’energia emessa dal dito medio della mano sinistra vibra in risonanza con il chakra del palmo nella mano destra tramite l’elaborazione che viene fatta dal regolo e dalle onde di forma che in esso si generano.

Questa è anche la spiegazione del funzionamento del regolo.

Appena percepiamo una differenza dallo stato di riposo, quello è il punto di lettura e lì dobbiamo andare a leggere il valore della nostra energia vitale.

Come costruire il regolo

Se il test che ti abbiamo presentato ti incuriosisce e vuoi cimentarti nella costruzione del regolo utilizzato, ti lasciamo fra poco il file pronto per la stampa, cosicché tu possa realizzare lo strumento.

Se lo desideri puoi anche ridisegnare a mano il regolo, ma ti consigliamo di utilizzare il file già preparato perché è necessaria una grande precisione nei rapporti delle forme. In ogni caso, per ricalcare lo schema ti consigliamo di usare una matita HB o 2B o, ancor meglio, un inchiostro nero di china.

Prima di stampare o disegnare il tuo regolo, poni molta attenzione al foglio che andrai a utilizzare!

È molto importante trovare il lato su cui stampare o disegnare le forme del regolo in quanto ogni foglio di carta, come ogni oggetto in questa dimensione duale, possiede un lato emittente e uno ricevente. Dobbiamo sempre stampare sul lato emittente per ottenere il massimo della percezione con il nostro palmo della mano.

Come trovare il lato emittente quindi?

Per trovare il lato su cui effettuare la stampa o il disegno dobbiamo porci in una situazione di tranquillità e concentrazione e passare il palmo della mano a pochi centimetri di distanza dal foglio disteso su una superficie piana.

Il lato da utilizzare è quello che ci trasmette una sensazione di spinta, oppure non ci fa formicolare o pizzicare la mano.

Sembra irreale, ma anche le stampe con immagini particolari possono essere “costruttive o distruttive” in funzione del lato polarizzato su cui vengono impresse.

Tutte le immagini sono onde di forma e pertanto dobbiamo prestare attenzione sia alla loro forma che al loro utilizzo. Per esempio, una forma triangolare appesa su una parete rivolta a Sud non emetterà la medesima energia benefica che emetterebbe se fosse appesa su una parete rivolta a Est.

È necessario richiamare l’attenzione su tutto quanto è attorno a noi per migliorare il nostro stato energetico, senza ovviamente diventare dei pignoli e dimenticarsi di vivere serenamente!

Se deciderai di stampare il regolo, otterrai lo strumento completo.

Se deciderai di disegnarlo, per il test di cui abbiamo parlato è sufficiente riportare anche solo la scala in Angström e i due quadranti generali oltre alla cornice in grassetto di contenimento.

Una volta realizzato o stampato il nostro regolo, giriamo il foglio (dal lato quindi assorbente), e posizioniamo un sottilissimo filo di rame della lunghezza di 34 centimetri tra i centri dei due quadranti; non preoccuparti se non sono perfettamente centrati, non è fondamentale.

Al di sopra del filo di rame metteremo il nastro plastico argentato in tonalità oro. Se non riesci a recuperare il nastro oro, puoi utilizzare anche quello in tonalità argento. Fai attenzione a realizzare i tagli angolari come riportato nella foto precedente.

Se ne hai la possibilità, ti consigliamo di plastificare il tutto in maniera che non ci siano variazioni di umidità nel foglio. Se non ti è possibile plasticare, dovrai utilizzare della colla naturale per fissare filo e nastro e poi introdurre il regolo in una busta di plastica trasparente, come quelle classiche da cancelleria.

Una nota sulle dimensioni dello strumento.

Le dimensioni del quadrante del regolo sono pari a 39 x 12,05 cm con un rapporto di 3,236514… senza limite, ma con la caratteristica di ripetersi in decimale come dal risultato a 100 decimali qui riportato:
3.
236 514 522 821 576 763 485 477 178 423 236 514 522 821 576 763 485 477 178 423 236 514 522 821 576 763 485 477 178 423 236 514 522 8

Clicca sul pulsante qui sotto per scaricare il regolo da stampare in formato PDF. Oppure salva l’immagine.
Il regolo a casa tua
Se hai difficoltà a costruire il regolo, possiamo inviartene uno da noi realizzato.

Non troverai il regolo sul nostro e-shop: ti invitiamo a contattarci, scrivi a info@biofotoni.com. Ti invieremo un preventivo.

Il contributo che chiediamo per l’invio del regolo riguarda i soli costi del materiale e le spese di spedizione.

Iniziare a utilizzare il proprio regolo

Per giungere a una percezione rapida e corretta sullo stato energetico dei cibi, ma anche dei nostri cari ad esempio, sono necessari molti esercizi.
Il metodo che ti abbiamo presentato, se eseguito in maniera corretta, funziona e permette dei controlli accurati. Tutto dipende da noi, naturalmente.

Come puoi ben immaginare, non si tratta di un metodo scientifico secondo i canoni considerati per una tale definizione, e non può essere accettato da coloro che hanno un approccio prettamente materialistico.

Qual è però il vantaggio di iniziare a utilizzare questo metodo?
Si tratta di un beneficio che andiamo ad apportare alla nostra parte spirituale, che come sai è il focus dei nostri test.

Giorno dopo giorno i nostri sensi sottili assopiti si risveglieranno e diverrà sempre più rapida la lettura in risonanza, tanto che non avrai più bisogno del regolo.
Passerai una mano sulla frutta al supermercato e ti sembrerà di “parlare” con essa, sceglierai a colpo sicuro l’alimento più salutare e con meno pesticidi. In sostanza, migliorerai la tua energia vitale.

Il regolo può essere utilizzato per infinite misurazioni. Ricorda di fare pratica e di prestare attenzione ai segnali che percepisci.

Una buona pratica per le prime volte è sfregare le mani tra di loro all’altezza del cuore per richiamare più sangue. Subito dopo procedi con la misurazione; risulterà più semplice avere delle percezioni se il sangue è presente e attivo nelle mani per richiamo.

Cosa è possibile testare con il regolo?

Le misurazioni che possiamo eseguire grazie al regolo e applicando la metodologia esposta sono davvero molte.

Alcuni esempi applicativi:

– Un medicinale: possiamo percepire se ci porta energia oppure no oppure se è consono all’assunzione in quel preciso momento.

– Un bicchiere d’acqua: possiamo rilevarne l’energia contenuta e scoprire se una volta bevuto ne aggiunge alla nostra o ne porta via. A questo proposito è interessante effettuare il rilievo energetico con l’acqua appena versata e un secondo rilievo dopo aver caricato (quindi informato) la stessa acqua tenendola tra le mani esprimendo un nostro intento.

– Gli alimenti: possiamo misurare il valore energetico vibrazionale di un alimento e paragonarlo con un altro dello stesso tipo.

– Le pietre: possiamo verificare se una pietra o un gioiello indossato contiene delle congestioni residue memorizzate e quindi deve venire ripulito prima di essere indossato.

Insomma, come avrai capito, sta a noi utilizzare tali misurazioni per migliorarci l’esistenza.

Una volta sviluppato il senso sottile in questione anche il regolo non ci servirà più, saremo maestri di noi stessi avendo superato la fase di allievi.

Come avrai ben compreso il regolo proposto ti può accompagnare verso lo sviluppo di uno dei 7 sensi sottili latenti nel nostro corpo, ma in particolare ti aiuterà a scegliere e calibrare la tua alimentazione.

Il filosofo Ludwig Feuerbach scrisse che “l’uomo è ciò che mangia”, ma sembra che non credesse nell’anima contenuta nel corpo.

Questo piccolo scritto insiste invece sul fatto che non solo abbiamo una parte animica, ma pure una parte spirituale e tramite queste possiamo conoscere cosa mangiare per evolvere e stare bene.

Possiamo essere padroni del nostro corpo mantenendolo in buona salute e soprattutto imparando a percepire quali prodotti e quali farmaci sono adatti al nostro ben-essere.

Questo testo è stato scritto dall’ing. Stefani nell’agosto 2022.
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