In questo approfondimento analizziamo alcune tecniche per poter verificare la presenza in noi stessi di questo fluido benefico.
Indice dei contenuti
Premessa
Quando è possibile, riportiamo anche i concetti fisici che ne giustificano la presenza oppure ne convalidano gli effetti, perché le energie sottili non sono a volte percepibili direttamente da tutti, ma tutti ne possono riscontrare fisicamente gli effetti.
La medicina allopatica e chimica insiste nell’introduzione all’interno del nostro corpo fisico di sostanze sintetiche e non tiene conto del fatto che più del novanta per cento delle malattie conosciute hanno origine nei corpi sottili, i quali oltretutto ci consentono la Vita.
I chakra delle mani: la misurazione
Li abbiamo già menzionati e ora è giunto il momento di utilizzarli: grazie a questi due chakra potremo innalzarci a un livello superiore di Consapevolezza.
La prima cosa da fare è verificare la polarità di questi due chakra.
Per farlo possiamo utilizzare un metodo meccanico, oppure un metodo di percezione sottile.
Optiamo qui per il metodo meccanico al fine di dimostrare che le energie sottili agiscono anche nella nostra realtà più materiale.
Abbiamo già esposto in precedenza un metodo di percezione sottile.
Comprendere la polarità dei chakra ci consentirà di utilizzare al meglio il fluido guaritore che ci è stato donato e che possiamo continuare a ricevere trasmettendolo a chi ne ha bisogno.
Per effettuare la misurazione della temperatura nella zona dei chakra del palmo della mano utilizziamo un termometro elettronico con sonda capillare e individuiamo un punto simmetrico per le due mani.
Guarda i video qui sotto per capire come è stata eseguita la misurazione.
Il secondo video è stato realizzato alla distanza di una ventina di secondi dal primo a controprova che non si tratta di una rilevazione empirica.
Test di misurazione dei chakra del palmo della mano.
Test di controprova della misurazione dei chakra nei palmi della mano.
In quel momento il chakra della mano destra rendeva più caldo di un grado centigrado il palmo della stessa mano rispetto al chakra della mano sinistra.
Ciò significa che il palmo della mano destra era polarizzato positivamente rispetto a quello della mano sinistra.
Possiamo anche affermare che il palmo destro si è dimostrato più positivo rispetto a quello sinistro in quel determinato momento e orario.
Curare con le mani: i trattamenti
Ricorda: non dobbiamo imporre la nostra volontà credendo di portare aiuto alla persona.
Chiedi sempre il permesso perché anche la sola imposizione delle mani crea un concatenamento energetico che coinvolge le parti sottili sia del donatore che del ricevente.
La polarità dei chakra farà sì che una mano assorba e una emetta.
Ma cosa assorbiremo? E cosa emetteremo?
La sfera eterica e fisica
Un nostro amico/paziente è affetto da una iperacidità persistente. Ci chiede spontaneamente di aiutarlo a superare questo stato di malessere che non è riuscito a risolvere tramite l’assunzione di prodotti chimici.
Eseguiremo un primo trattamento con le mani che riguarda le problematiche della sfera eterica e fisica.
Eseguiremo poi un secondo trattamento che riguarda le cause di natura più “profonda”, che sono anche le più numerose (coinvolgono oltre il novanta per cento dei casi patologici).
Qualora non fossimo in grado di identificare il chakra da trattare, collegato con il problema che il soggetto ci presenta, andremo ad agire sul chakra del cuore.
LA PREPARAZIONE
Il nostro amico/paziente dovrà essere disteso su un piano confortevole.
Gli faremo togliere eventuali monili, orologi, anelli e gli indumenti eccessivamente colorati che ricoprono il torace.
Dopo averlo messo a proprio agio, il soggetto rimarrà disteso con le mani appoggiate lungo i fianchi.
Andremo a posizionare le nostre mani aperte con i chakra dei palmi orientati sopra il chakra del cuore o sopra il chakra di cui vogliamo effettuare il trattamento.
Resteremo a qualche centimetro, senza mai toccare l’indumento o la pelle della persona.
Useremo tutte e due le mani distaccate tra loro di qualche centimetro, in maniera da ottenere un bilanciamento energetico.
La mano con polarità emittente trasferirà, invece, un po’ della nostra energia vitale alla persona trattata in maniera da aiutarla a ricombinare il proprio equilibrio psicofisico.
Durante il trattamento è importante vi sia la collaborazione del paziente che deve “aprirsi” completamente e percepire l’effluvio del donatore/guaritore.
L’IMPORTANZA DEL RESPIRO
La respirazione è un’azione fondamentale per l’energia vitale LINK
L’energia vitale, infatti, entra nel corpo tramite la respirazione (globuli vitali).
Per un ottimo risultato del trattamento l’ideale sarebbe fare in modo che quando il guaritore inspira il paziente espira, e viceversa.
Il trattamento diviene ancora più potente se il guaritore recita mentalmente (non a voce alta o bisbigliando) dei mantra elevanti.
Possiamo, infatti, veicolare l’energia col mantra che stiamo recitando mentalmente sia in modo da caricare (positivo) o scaricare (negativo) quanto stiamo trattando.
Le mani saranno sempre avvicinate: mentre si inspira l’aria e il pensiero è rivolto a Dio, a Cristo, alla Madre Divina oppure a una Entità elevata a cui ci sentiamo devoti, recitiamo il mantra o una frase di una preghiera; durante l’espirazione con il pensiero rivolto al paziente o alla parte da guarire recitiamo il mantra o la seconda parte della preghiera.
Ricorda: il nostro trattamento deve essere puro e amorevole, il nostro cuore deve essere aperto e ricettivo e dobbiamo lasciar fluire la nostra energia senza secondi fini.
L’unico scopo è portare Amore e guarigione.
La pulizia post-trattamento
Ora viene la parte che un buon guaritore non scorda mai: la pulizia post-trattamento.
Le tossine che abbiamo “prelevato” con amore e dedizione dai corpi sottili del nostro amico/paziente, sono ora nei nostri corpi sottili, e magari si trovano pure a loro agio!
Non dobbiamo aver timore, se abbiamo agito con Amore abbiamo il tempo per rilasciarle a Madre Terra che provvederà alla conversione.
Come procedere quindi appena terminato il trattamento?
Laviamo mani e polsi con acqua tiepida o fredda.
Il consiglio è di lasciar scorrere l’acqua del rubinetto sulla nostra pelle per almeno 30 secondi, bagnando bene mani e avambracci fino sopra i gomiti.
Prima di asciugarti, fai scuotere bene le braccia come per scrollarti di dosso qualcosa di appiccicoso. Infine, strofina bene un asciugamano e fai anche dei bei respiri profondi, espirando tutta l’aria dai polmoni con l’intento di espellere più impurità possibili.
Alcuni consigli
Durante il trattamento, possiamo anche visualizzare un canale di Luce che scende dall’alto e che ci attraversa, e magari ripetere mentalmente “Luce di Dio”, oppure “Luce di Cristo”, oppure un’altra forma che ci è particolarmente cara. Ciò ci permette di tutelarci da indesiderate intromissioni di vibrazioni energetiche non confacenti.
Un ulteriore importante consiglio riguarda l’applicazione delle seguenti parole, dettateci da Paramhansa Yogananda nella sua opera Dove splende la Luce:
“… Libera la mente da ogni impulso negativo, come la paura, l’ansia, l’ira; colmala invece di pensieri d’amore, di dedizione e di gioiosa attesa.”
Se seguiamo questi semplici principi possiamo condurre a termine in tutta sicurezza un trattamento energetico di guarigione.
Ricorda che un buon risultato si ottiene anche solo con un lieve miglioramento dei sintomi del paziente, il quale deve collaborare in toto se desidera veramente la guarigione.
La sfera astrale e spirituale
Illustriamo ora un secondo metodo di trattamento con le mani, riguardante le patologie la cui radicazione si trova sui corpi sottili astrale o mentale e spirituale.
In questo trattamento, oltre alle mani, è necessario utilizzare anche il chakra della fronte, il VI chakra, denominato anche “centro tra le sopracciglia o Ajna”.
Come puoi vedere nelle foto, le dita delle mani dovranno posizionarsi a triangolo.
La nostra attenzione e concentrazione dovrà essere al massimo e dovremmo portarla proprio nel centro tra le sopracciglia: dobbiamo visualizzare un flusso di energia luminosa che esce dal VI chakra e che passando attraverso il triangolo formato con le dita va a colpire il chakra o la parte del soggetto in trattamento.
La forma a triangolo ci aiuta sia a centrare per bene il flusso di energia sia a evitare di trattare zone limitrofe a quelle in cui percepiamo la necessità di apporto e/o rimozione.
Le nostre mani, con le dite a formare un triangolo, possono agire in maniera molto profonda nei trattamenti energetici di guarigione.
Qualora ci trovassimo in difficoltà nell’avvicinarci al soggetto possiamo procedere con una proiezione a distanza ravvicinata di qualche metro sul chakra o sulla parte da trattare.
In questo caso le mani posizionate a triangolo andranno portate sulla fronte in maniera che sia il nostro sguardo fisico a guidarci.
Qualora dovessimo concentrare il trattamento su un punto in particolare dobbiamo “ridurre” la forma a triangolo come fosse l’otturatore di una fotocamera.
Le nostre mani, con le dite a formare un triangolo, posizionate di fronte al nostro sesto chakra e con una apertura mirata (in questo caso) al terzo chakra del soggetto.
Non scordare di terminare il trattamento visualizzando il soggetto già guarito e ringraziando le nostre Guide per il supporto e la protezione donataci.
Come avrai ben immaginato, le figure utilizzate per l’esempio sopra riportato sono tratte da un libro!
Il trattamento a distanza
L’ultimo metodo che ti presentiamo riguarda il trattamento a distanza ed è anche quello che viene maggiormente considerato di “pura fantasia”.
Nella realtà di tutti i giorni avvengono delle guarigioni e dei miglioramenti di salute grazie a questo metodo che molti di noi non si accorgono nemmeno di applicare. Spesso, infatti, ne siamo inconsapevoli.
Le nostre mamme, per esempio, hanno applicato questo metodo quando ci hanno allattato al seno, oppure ci hanno cullato in braccio tenendoci nel raggio d’azione del loro cuore.
Durante l’adolescenza i nostri genitori sono stati in pensiero non vedendoci rincasare, oppure se ci sapevano con qualche linea di febbre o qualche altro malanno hanno sicuramente espresso una intenzione forte affinché potessimo guarire in fretta.
Ora, noi possiamo utilizzare le nostre mani e tutto il nostro corpo per trasmettere a distanza le nostre intenzioni di guarigione affidandole proprio a quel flusso che emana dai chakra delle mani.
Come già ricordato e come per qualsiasi trattamento, è fondamentale il consenso della persona ricevente.
Solo dopo averlo ricevuto possiamo proseguire, anche se il soggetto si trova a molti chilometri di distanza.
Avere il consenso ci tutela in primo luogo sugli effetti che andranno a manifestarsi nel soggetto ricevente e, in secondo luogo, sul karma che ci riguarda.
Che ci crediamo oppure no, il karma personale va sempre rispettato.
Se tentiamo di forzare quello altrui, anche se spinti da un sentimento caritatevole, possiamo caricarci di altro karma non previsto nel nostro “libro della Vita”, oppure interferire negativamente nel percorso di consapevolezza della persona che desideriamo trattare.
PER APPROFONDIRE: IL NOSTRO PERCORSO SUL KARMA
Abbiamo approfondito il tema del karma in numerosi articoli.
Puoi riprendere il percorso sul karma a partire dall’approfondimento che trovi cliccando sul pulsante qui sotto.
Consigli per un trattamento efficace
Vi è un’altra possibilità riguardante gli ultimi due metodi sopra descritti.
Possiamo, infatti, utilizzare le nostre mani visualizzando a occhi chiusi la persona che stiamo per trattare. Compiamo una rotazione di 360 gradi su noi stessi con le mani in proiezione davanti al nostro cuore oppure davanti al VI chakra.
Possiamo ruotare più volte; tuttavia, con una buona centratura, è sufficiente compiere una sola rotazione e attendere fiduciosi l’effetto a distanza.
Anche in questo caso, il guaritore può percepire delle tossine di ritorno. Per questo, è sempre consigliabile procedere con un metodo di pulitura energetica, come quello specificato in precedenza.
Gli esseri umani sono tutti interconnessi, sia quelli con la parte animica sia quelli che ne sono privi.
Se la nostra intenzione è permeata di cattivi propositi riceveremo tutte le vibrazioni in risonanza con le negatività.
Se, invece, invieremo Amore e Luce raccoglieremo risonanze in sincronia con l’Amore e la Luce, e riceveremo molta più forza di quella che abbiamo inviato.
Nel caso in cui stiamo trattando specifiche patologie, dobbiamo cercare di visualizzare organi o tessuti in perfetto stato di salute.
Per esempio, se trattiamo con le mani il chakra del cuore dobbiamo sapere che stiamo inviando energia per aiutare tutto ciò che concerne eventuali problemi cardiaci, malattie del sangue, bronchiti, polmoniti, ecc., oltre a inviare un rimedio tipo “rescue” per tutti gli altri organi.
Nei casi di artrite e artrite reumatoide, per portare un altro esempio, la visualizzazione del sistema circolatorio può aiutare il paziente nella cura, accelerando i risultati benefici.
Come approcciarsi al trattamento
Forse ti starai chiedendo perché è stata misurata la temperatura della superficie del palmo della mano corrispondente al chakra e perché i chakra sono stati suddivisi in positivo e negativo se i trattamenti sono poi avvenuti con entrambe le mani.
C’è da dire che è possibile usare anche una sola mano nei trattamenti. In questo caso si userà la mano ricevente per sottrarre energia e tossine e quella emettente per ricaricare di energia.
Il motivo per cui suggeriamo un trattamento in coppia delle due mani riguarda la protezione di cui possiamo giovare. È importante, infatti, proteggere sia il guaritore sia il soggetto trattato da un eccesso di sottrazione o di ricarica in un senso o nell’altro.
Occorre molta esperienza e pratica per indirizzare il fluido vitale in un solo verso.
Il trattamento migliore è sempre un trattamento di equilibrio ed è il paziente che auto-guarisce. Chi effettua il trattamento fa solo da tramite per risvegliare la forza vitale assopita.
Alcune patologie molto aggressive richiedono una grande formazione e anni di esperienza nei trattamenti. Il livello energetico di chi effettua i trattamenti deve essere molto elevato ed è raggiungibile solo con l’aiuto delle Guide che sono in presenza quando operiamo.
Il nostro lavoro può sempre essere di aiuto, ma ricorda: è bene fornirlo solo se autorizzati e solo quando ci sentiamo in grado di farlo per il bene del prossimo.
I guaritori più esperti riescono a percepire quando la parte animica di un malato ha deciso di lasciare il corpo anche solo per aver portato a termine i compiti per cui era presente in questa incarnazione; in questi casi, occorre naturalmente molta sensibilità per comprendere fino a dove spingersi nei trattamenti.
Schemi per il trattamento
Iniziamo con i chakra connessi al nervo vago, nervo tra i più importanti nel nostro sistema nervoso.
Lasciamoci guidare anche dal nostro paziente e se questi insiste per ricevere un trattamento in un determinato punto testiamone gli effetti; si tratta probabilmente di un punto riflesso che segnala carenza o eccesso di energia o tossine.
Ricorda che trattando i chakra con le nostre mani e in particolar modo quelli sotto la gestione del nervo vago, andiamo ad agire anche nel corpo astrale, sia nel nostro sia in quello del paziente.
Gli effetti si notano immediatamente o nell’arco di qualche ora.
Presta molta attenzione agli intenti che formuli nel corso del trattamento, è importante siano solo positivi.
La durata del trattamento deve essere calibrata con molta sensibilità.
È opportuno che il paziente ci avvisi in tempo reale del proprio stato – naturalmente se il trattamento avviene in presenza, ed è fondamentale che il guaritore sappia ritirarsi non appena la stanchezza, le forze, la concentrazione o i pensieri prendono il sopravvento.
Chakra e nervo vago.
Trattando con le mani questi punti possiamo raggiungere gli organi e i tessuti secondo la tabella precedente.
Ricorda!
Pertanto, anche nelle normali azioni quotidiane, teniamo bene a mente che i risultati del nostro operato dipendono essenzialmente da come indirizziamo la nostra energia e quindi da come pensiamo.
La nostra volontà deve divenire cosciente e questo lo faremo quando anche il nostro pensiero diventerà cosciente e soprattutto puro.
Di volontà cosciente se ne parla ampiamente in Epicard – Le 9 C del Ben-Essere.
Il percorso base di informazione “fisico-sottile” in merito alla costituzione dell’uomo e alla cura della persona è scritto dall’ing. Stefani.
Questo contributo è di aprile 2023.
Leggi qui tutti gli articoli >> Armonia
Illuminante oltre quello che i miei comuni pensieri mi permettono di capire. Ho usato più volte le mani su me stesso per vari malori a volte percependo forte calore, (premessa solo avvicinandole senza cognizione di uso) ho sempre equilibrato il mio stato, come faccio tutti i giorni da due anni, usando la Epicard. Grazie di cuore ❤️
Grazie, Antonio, per questa condivisione!