Il nostro intento è sempre quello di fornire delle spiegazioni tecniche e logiche dettate dall’esperienza di chi le scrive oppure da un gruppo di ricercatori uniti nello stesso scopo.
Diffidare da qualsiasi affermazione esposta come veritiera senza prima averne testato le basi e gli sviluppi è d’obbligo per qualsiasi individuo che stia compiendo un percorso di sviluppo e ricerca spirituale.
Nulla vieta di credere a quanto esposto, ma è necessario che chiunque voglia applicare i risultati delle ricerche, se lo desidera, ne testi personalmente gli effetti.
Il corpo fisico e l’elevazione spirituale
L’essere umano è composto da vari corpi energetici e da un corpo fisico solido.
Dei corpi energetici abbiamo parlato più volte.
Analizziamo ora cosa accade nel corpo fisico quando si inizia un percorso di ricerca ed elevazione spirituale.
Prendiamo subito in esame l’organo fondamentale per la nostra esistenza terrena: il cuore.
La medicina moderna classifica il cuore come una pompa che provvede a inviare il sangue nel sistema arterioso e a riceverlo dal sistema venoso.
L’attività cardiaca è costante e il battito richiede molta energia perché nell’arco delle 24 ore avvengono circa 100.000 battiti e la quantità di sangue “pompata” si aggira mediamente tra gli 8.000 e i 9.000 litri giornalieri.
Cos’è davvero il cuore?
E se il cuore non fosse “solo” una pompa e fosse, invece, il sangue che passa all’interno a “muovere” il cuore?
Si potrebbe obiettare che in alcune operazioni chirurgiche il paziente rimane in vita grazie a una macchina esterna che tiene in circolazione il sangue, come fa una normale pompa meccanica.
Tuttavia, dobbiamo riflettere sul fatto che l’energia che permette all’organo fisico di contrarsi ed espandersi proviene dal fluido sanguigno sia per gli esseri a sangue caldo che per quelli a sangue freddo.
In particolar modo per questi ultimi, tutti i movimenti risultano rallentati fintantoché il loro sangue non raggiunge una determinata temperatura.
Il Sole gioca un ruolo basilare sul nostro cuore e sui cuori di tutti gli esseri di questo pianeta: l’energia che esso irradia è un ponte di collegamento tra l’uomo e l’Universo, e collega l’uomo all’Universo proprio per mezzo dell’organo che chiamiamo “cuore”.
La Vita fisica sul nostro pianeta si sviluppa grazie all’energia solare e possiamo affermare che il cuore è collegato proprio al Sole per mezzo del fluido sanguigno.
Quando ci stendiamo a prendere il sole percepiamo immediatamente gli effetti di questa energia e sentiamo il nostro corpo riscaldarsi grazie al sangue in circolo che assorbe questa “forza” vitale della Natura Cosmica.
Il sangue e lo Spirito
È molto difficile accettare l’affermazione secondo cui è il sangue a far funzionare il cuore perché la logica finora sviluppata dalla scienza paragona il corpo umano a una macchina con dei pezzi che si possono sostituire.
È, invece, molto più semplice considerare il sangue come la controparte fisica dello Spirito e riflettere sul fatto che quando cessa la circolazione sanguigna anche lo Spirito si distacca dal corpo.
Se ci riusciamo possiamo arrivare a percepire il concetto appena esposto meditando sul nostro cuore e visualizzare il sangue che letteralmente “nutre” l’organo e lo mantiene in vita.
Un corpo senza sangue non può vivere – la perdita dei sensi è istantanea – ma può continuare a vivere diversamente se la gestione della circolazione sanguigna viene affidata a una macchina esterna.
Il ruolo del cervello
Osserviamo ora l’altro organo fondamentale che ci consente di “percepire” quanto il cuore mantiene attivo.
Il nostro cervello è connesso in maniera invisibile alle vibrazioni e all’energia cosmica; è, infatti, importante ricordare l’equilibrio Terra/Cielo per una corretta salute ed evoluzione dell’essere umano.
Se mettiamo in rapporto il cuore e il cervello possiamo osservare uno specchio del microcosmo con un fattore molto interessante: il Sole “gestisce” il nostro cuore, il Cosmo “gestisce” il nostro cervello, che dialoga con il Sole per mezzo dei nostri sensi fisici.
Quando iniziamo un percorso di sviluppo spirituale, anche inconsapevolmente, riusciamo a oltrepassare la barriera dei sensi fisici.
Ed ecco che il cervello ci trasmette le sensazioni sottili di cui non avremmo conoscenza con uno sviluppo prettamente materiale!
Questi concetti vengono esposti molto chiaramente in una raccolta di conferenze tenute dal dott. Steiner negli anni ’20 del secolo scorso.
Ora, nella nostra epoca, non ci rimane che sperimentarli e percepire come con l’aumento di Consapevolezza gli organi quali il cuore e il cervello tendano a “separarsi” dal resto del corpo e ci forniscano sensazioni sempre più elevate e piacevoli.
Anche l’arco di vita concessoci è collegato al Sole e al Cosmo.
Durante la giornata c’è attività fisica in concomitanza con la luce, nel corso della notte dovremmo dedicarci al riposo e alla ricarica di energie cosmiche in maniera da rimanere sempre in un corretto equilibrio Terra/Cielo, ovvero un equilibrio Solare/Cosmico, quel tanto che basta affinché il nostro microcosmo interno rispecchi e non vada fuori risonanza con il macrocosmo da cui proveniamo.
Il sistema muscolare
Completiamo questa breve, ma incisiva, analisi di anatomia sottile prendendo in considerazione il sistema muscolare e i cinque sensi che consentono di assaporare la Natura e la Vita fisica.
Il soggetto che persegue uno sviluppo spirituale inizia a percepire anche il proprio corpo eterico per mezzo del sistema muscolare.
In particolare nei movimenti di distensione o utilizzo dei muscoli è come se ci si rendesse conto di quello che accade all’interno dei muscoli stessi, come se questi avessero una coscienza e ce la comunicassero.
In pratica, ogni nostro movimento è ben percepito e nulla avviene più senza pensiero; all’inizio è quasi impercettibile, ma col passare del tempo ogni nostra azione fisica viene in una certa maniera registrata e percepita al 100%.
Quando ciò avviene possiamo affermare che la nostra coscienza ha assorbito il sistema muscolare, siamo divenuti coscienti di come funziona e agisce.
Il sistema osseo
Succede che la nostra coscienza possa “percepire” anche il sistema osseo.
Purtroppo, con l’invecchiamento ciò potrebbe portare a interpretare una specie di “ombra” al proprio interno, come d’altra parte sentivano i nostri predecessori che avevano sviluppato per natura queste capacità e avevano identificato nell’immagine dello scheletro il simbolo della morte, arrivando a percepire nel proprio scheletro l’avvicinarsi della fine.
È da poco trascorsa la notte del 31 ottobre, dove oramai il consumismo ha introdotto le proprie radici e monetizzato anche la paura.
Nel vedere uno scheletro molte persone sobbalzano dalla sedia perché sono preda di paure indotte e non si rendono conto che quell’immagine è la loro “radiografia”, il modello del loro sistema portante per tutti gli organi che consentono la vita fisica.
Tutti i sensi per l’evoluzione
Passando in rassegna cosa accade ai nostri sensi fisici possiamo affermare che con lo sviluppo sottile anche la nostra coscienza ingloba i cinque sensi portandoci a diventare un tutt’uno con quello che stiamo sperimentando.
Questo vale per la vista, per l’udito, per il gusto, per il tatto e per l’odorato.
Ciò che accade è dovuto non tanto a una trasformazione delle nostre cellule sensoriali, ma allo sviluppo della capacità di percepire le forze eteriche che agiscono sugli organi di senso.
La percezione del corpo eterico tramite i nostri organi e i nostri sensi porta con sé un importante sviluppo, in quanto è proprio questo “corpo” che ci consente dopo la nostra morte la visione retrospettiva del nostro passato.
Pertanto, non appena riusciamo a percepirlo fisicamente e ancora in vita abbiamo la possibilità di analizzare il nostro trascorso, ma con una qualità differente, ovvero la saggezza raggiunta col livello di evoluzione sottile.
Per supportarti nel tuo percorso di evoluzione ti consigliamo di dare un’occhiata a Epicard ed Episcienza.
Penso che quanto scritto corrisponda al vero, perché segue una logica concreta, percepibile anche nella vita quotidiana e soprattutto nelle esperienze personali legate alla malattia ed allo stato di salute sia della mia persona che di quelle con cui quotidianamente o occasionalmente mi relaziono.
Come tutte le sensazioni ed i ragionamenti, si può approfondire o dimenticare e credo che la scelta dipenda dal valore che si dà alla vita.
Grazie, Sara, per questa importante riflessione!
Buonasera,
Non ho nulla contro Steiner ma non va dimenticato che la sua unica fonte deriva dal fatto di essere stato il “bibliotecario” di Goethe e di avere avuto accesso alla gigantesca mole di ricerca effettuata dal medesimo “rivendendo” poi per proprie, molto di quanto espresso dal Sommo.
Premesso questo, molti dei temi qui trattati, e Vi ringrazio per il Vostro lavoro, sono di ordine “iniziatico” qualsiasi sia il significato che si voglia attribuire a tale termine.
Iniziare un percorso di “vita spirituale” è il mantra dei nostri tempi, del resto l’era dell’Acquario in cui ci apprestiamo ad entrare dovrebbe indirizzare verso una più profonda consapevolezza collettiva.
Semprechè lo si voglia davvero fare e ce ne siano le condizioni.
Condizioni che prevedono una pulizia profonda della nostra immondizia interiore sotto la quale sono attualmente seppellite le nostre capacità di relazionarci con il Cielo …….
Gentile Sandro, grazie per il suo commento!
Steiner stesso racconta dell’opportunità concessagli grazie agli scritti di Goethe, ma informazioni aggiuntive ci derivano anche dalla sua stessa autobiografia e dalle testimonianze dei suoi collaboratori dopo la sua dipartita.
Grazie per riconoscere la missione del nostro progetto, ovvero l’umile intento di portare la luce di una candela nell’oscurità imperante (e di fare in modo che qualcuno non ci soffi sopra!).
Gli articoli che si trovano nel blog sono sempre frutto di ricerche e sperimentazioni e appaiono a volte volutamente “semplici” e “leggeri” per non urtare le convinzioni religiose e gli ideali di chiunque voglia leggerci. Anche il libro Episcienza, per esempio, è stato in gran parte ridotto prima della pubblicazione, eliminando quei contenuti che avrebbero potuto urtare la sensibilità di persone non ancora pronte e preparate per alcuni percorsi. Siamo convinti che l’umanità tutta ha la possibilità di incamminarsi verso la Luce, noi cerchiamo di rischiarare il cammino come meglio possiamo!