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Per affrontare le tematiche di cui parliamo in questo articolo, ti consigliamo di recuperare una nostra precedente analisi, Il “bastian contrario”, le Api e alcuni “segreti” dei nostri apparecchi, un primo accostamento per aiutarne la comprensione e la nostra salute.

Abbiamo, infatti, già accennato ad alcuni concetti riguardanti l’energia esaedrica e l’enorme importanza che essa ricopre per il nostro stato di equilibrio e salute.

Ora ti presentiamo alcuni test effettuati in privato con l’aiuto di alcuni ricercatori che operano da decenni sulla materia.

Come sempre, questa trattazione vuole essere uno stimolo alla ricerca e alla riscoperta di metodi antichissimi del tutto naturali e in sintonia con la nostra Madre Terra.

Premessa
Fughiamo innanzitutto certi dubbi sull’efficacia di un trattamento personale con i cristalli.

Ti è mai capitato di sperimentare un certo metodo su suggerimento di un amico?

Accade spesso che la foga di provare le medesime sensazioni raccontate dagli altri celi, invece, dei catastrofici risultati, soprattutto quando il metodo propostoci non viene spiegato e relazionato in maniera opportuna.

Ognuno di noi è differente, ognuno di noi ha delle caratteristiche sottili ben determinate, non da ultimo l’appartenenza a una particolare “razza” (da non intendersi in forma separativa – ne abbiamo parlato qui).

Ognuno di noi ha dei caratteri genetici che ne configurano la parte fisica e delle forme eteriche che ne legano le parti sottili; ognuno ha il proprio passato alle spalle e un futuro innanzi, anche se tutto sta accadendo nello stesso infinitesimo momento di tempo e di spazio.

Le 4 entità fondamentali dell’essere umano
L’essere umano non è una macchina come alcuni scienziati o molti pseudo filantropi dei giorni nostri cercano di instillare nelle masse.

L’essere “uomo” è composto di quattro entità fondamentali (trovi maggiori aprofondimenti in Episcienza e in molte altre Info Utili):
Corpo fisico o involucro di contenimento.
Corpo eterico o corpo energetico vitale che forma e sostiene il corpo fisico.
Corpo animico o entità che gestisce le passioni e i sentimenti.
Corpo spirituale o IO.

Questi “corpi” sono molto legati tra loro e anche una sola piccola disarmonia in uno provoca turbamento negli altri.

Per esempio, immagina la notizia della perdita di un affetto caro.

Tale notizia, percepita dal senso dell’udito, viene elaborata dal cervello e va a perturbare il corpo animico sede dei sentimenti che, se non si trova in perfetto equilibrio con il corpo spirituale, può generare grossi problemi nel corpo eterico fino a riversarli nel corpo fisico con stati di malessere o vere e proprie patologie.

Ne consegue che gli organi interni sono strettamente gestiti dai nostri corpi sottili (ne abbiamo parlato qui).

Perché un determinato cristallo provoca beneficio in una persona e problemi in un’altra?
I cristalli sono strutture fisiche con particolari caratteristiche, il loro corpo fisico è quello che possiamo toccare con le mani, ma il loro corpo spirituale si trova in un’altra dimensione.

Quando utilizziamo i cristalli dobbiamo sempre effettuare dei test cercando, prima di iniziare, di percepire un “punto zero” di riferimento.

Ciò significa che dobbiamo analizzare il nostro stato psicofisico del momento prima di utilizzare il cristallo e, successivamente, dopo un lasso di tempo che può arrivare fino a 24 ore circa.
In questo arco di tempo annotiamo tutte le sensazioni ricevute, i cambiamenti nello stato di salute, nell’umore e nello stato di calma e serenità.

Indossare un cristallo o trattare con esso dei punti energetici caratteristici del corpo umano deve essere un’azione sempre ponderata e valutata con cura.

Occorre trovare l’ora corretta e a volte anche il giorno o il mese in cui è favorito il trattamento, perché potremmo incorrere in effetti controproducenti.

Ricorda sempre che l’essere umano è composto da quattro entità e finché la nostra mente non si sarà liberata dai preconcetti meccanici e dalle paure indotte non potremo arrivare a dialogare con esse. O meglio ancora, noi siamo quelle Entità e non lo sappiamo perché ci facciamo condizionare dalla mente egoica.

Questo è il motivo per cui molti medici, la cui visione è strettamente legata al materialismo, non possono fare terapie sottili o trattare le persone nel loro complesso. Tali professionisti si limitano a prescrivere prodotti chimici per i sintomi e non si rendono conto che le patologie hanno origini profonde, molto spesso non risiedono nemmeno nella parte fisica del paziente.

Essere medici di sé stessi?

Avrai sentito almeno una volta il detto “sii medico di te stesso”.
Magari non ci hai dato il dovuto peso… siamo così presi dallo scorrere della vita fisica!

Essere medici di noi stessi non vuol dire che dobbiamo studiare medicina e sostituirci ai professionisti sanitari.
Essere medici di noi stessi significa che dobbiamo imparare ad ascoltare e ascoltarci nel nostro intimo.

All’interno di noi, al centro del nostro cuore esiste una biblioteca di informazioni che può portarci fuori da ogni malattia, ma ancor meglio può tenerci lontano da esse.

Ti sembra un’utopia, frutto di farneticazioni o fantasie?

Prova a contattare il tuo cuore, non con i sensi fisici, ma con quelli sottili.
Cerca di percepire le ininterrotte informazioni che ti trasmette, giorno e notte.

Il cuore è il tramite per il collegamento tra la parte fisica, la mente e le Entità di cui abbiamo parlato prima.

Noi siamo esseri spirituali e stiamo facendo esperienza in un corpo fisico.

Quando questo manifesta delle imperfezioni significa che si sta perdendo il contatto con la parte spirituale; se si perde del tutto anche il contatto con il fisico la vita cesserà.

Se continuiamo a non porre ascolto ai segnali della parte sottile continueremo a restare succubi delle patologie, limiteremo i sintomi con i prodotti elaborati con la chimica, ma non sradicheremo mai la causa.

Usare i cristalli: la nostra tecnica

Abbiamo elaborato e testato una tecnica innovativa per consentire a tutti di poter assaporare le emissioni benefiche dei cristalli.

Probabilmente già sai che acquistare dei cristalli può risultare molto oneroso.

Vi è, inoltre, il rischio di portarsi a casa dei prodotti lavorati con delle macchine e pertanto molto belli a vedersi, ma sottoposti a degli sforzi operativi che ne hanno modificato la vibrazione naturale.

Pensa, per esempio, alle bottiglie di vetro e alla loro risonanza.
Il vetro è composto per la maggior parte di quarzo siliceo e con la produzione industriale delle bottiglie queste ultime vengono raffreddate rapidamente per donare quel minimo di tempra e rinforzare la struttura del prodotto finito.

Nella catalogazione dei materiali, il vetro viene definito come un liquido a viscosità elevatissima.

Infatti, quando il quarzo viene portato a una certa temperatura avviene un allentamento dei legami e ne risulta possibile la lavorazione. Un raffreddamento naturale dello stesso consente il ritorno ordinato di questi legami, mentre un raffreddamento rapidissimo bloccherebbe lo stato “alterato” raggiunto in quel momento.

È proprio questo stato alterato che deve essere evitato quando desideriamo utilizzare un contenitore di vetro per contenere prodotti a uso terapico. La mancata ricombinazione dei legami naturali provoca uno “stress “strutturale e una cattiva risonanza del prodotto; in pratica avremo un contenitore che sottrae energia al contenuto o peggio che ne inquina le proprietà benefiche.

Lo stesso accade alle pietre quando vengono lavorate in maniera non opportuna, sottoposte ad acidi particolarmente aggressivi che ne convertono le tonalità e ad altri trattamenti “pesanti”.

Chi si occupa di energie sottili, e anche molti medici e terapeuti che lavorano con il “cuore” e per l’intero essere umano, non solo per trattare i singoli organi meccanici, hanno confermato l’importanza di utilizzare contenitori, cristalli, pietre e supporti in forma “pura”, ovvero il più naturali possibili.

Il metodo

Ecco che per rendere accessibile a chiunque l’utilizzo di questo metodo a costi praticamente nulli, abbiamo elaborato e testato la procedura che troverai dettagliata nelle prossime tabelle e istruzioni.

Ma come funziona in sintesi questa tecnica?

Questa metodologia consente di utilizzare un unico cristallo di rocca o quarzo ialino mono terminato non lavorato per ottenere le stesse vibrazioni che otterremmo acquistando tutta una serie di cristalli.

In pratica, chiediamo in prestito e con gratitudine la parte “spirituale” del mondo minerale, la quale ci consentirà di alimentare il nostro cristallo e di fargli emettere le medesime vibrazioni dei cristalli “fratelli” opportunamente calibrate per mezzo della luce e dei “filtri” applicati.

Quindi, grazie a un solo cristallo, che deve essere quarzo ialino o cristallo di rocca affinché questa particolare tecnica sia efficace, potrai “sfruttare” le proprietà dei principali cristalli naturali.

Perché utilizzare proprio un cristallo di rocca o quarzo ialino mono terminato non lavorato?

Il primo vantaggio proviene dal fatto che avremo sempre una punta emettitrice (molte pietre non sono presenti in natura con questa forma e se vengono lavorate perdono in risonanza): un punto dove l’energia è molto concentrata e percepibile e di cui possiamo testarne le variazioni in doppio cieco tra un cristallo e un altro.

Un secondo vantaggio deriva dal fatto che molti cristalli non essendo trasparenti non possono lasciar passare la luce (i fotoni). Un bravo terapeuta lavora anche con gli occhi, e sa che l’energia che attraversa il cristallo riceve un sostanzioso rinforzo per mezzo della nostra emissione visiva fisica e soprattutto sottile.

Le basi del metodo

Se ci segui da un po’, sai bene che cerchiamo sempre di spiegare le motivazioni e i perché sui sistemi che ti presentiamo. In tal modo, vogliamo rendere fruibile e comprensibile a tutti coloro che desiderano impegnarsi alcune semplici regole della Scienza dello Spirito.

Il nostro intento è mosso dalla curiosità che sostiene la formazione di una cultura generalizzata e non settoriale. Se ci poniamo delle domande e ricerchiamo la verità con la mente aperta, entriamo in contatto con questioni molto interessanti.

Tutto ciò che esiste nella nostra dimensione e con cui abbiamo a che fare o veniamo in contatto ha una controparte nel mondo spirituale (quello inferiore), un archetipo “vivente”.

Ricordi l’archetipo preparato per l’Azione di San Michele?
Puoi recuperarlo qui.

L’archetipo è vivente in quanto ci sono esseri spirituali che lo rendono attivo.

Ognuno di noi ha quotidianamente a che fare con gli archetipi e quindi anche con questi esseri spirituali. I nostri organi, ad esempio, possono essere rappresentati attraverso degli archetipi e possono pertanto, entro un determinato rapporto, venire influenzati attraverso di essi.

I principali cristalli e le loro caratteristiche

La bibliografia su pietre e cristalli è ampia e disponibile sia in rete sia presso numerose librerie e biblioteche.

Il metodo che abbiamo elaborato, invece, non si trova in nessuna pubblicazione. È stato studiato e testato da ricercatori e studiosi della materia. Se vuoi unirti a noi, sei il benvenuto o la benvenuta!

Contiamo di averti presto tra noi, come collaboratore e commentatore, magari ci racconterai le tue esperienze personali o le tue ricerche. Scrivi a info@biofotoni.com per metterti in contatto con noi.

Torniamo ora ai cristalli.

Utilizziamo il termine cristalli anche per le pietre, perché la loro struttura interna è sempre cristallina e ogni operazione rivolta al mondo sottile diviene una azione “sacra” e va eseguita con rispetto.

In un articolo pubblicato sulla rivista Lancet Oncology, si riporta questa affermazione: “Il fatto che gli esseri umani abbiano usato cristalli e pietre preziose per secoli non è una prova sufficiente che essi possiedano virtù terapeutiche.” (Harding & Stebbing, 2014 – https://doi.org/10.1016/S1470-2045(14)70098-1).

Ricorda che finché la scienza cerca le “virtù terapeutiche” in qualcosa che si trova al di fuori del sistema “corpo umano” senza ricercare il collegamento esistente tra quest’ultimo e tutto il mondo esterno non potremo mai evolverci verso uno stato di salute generale.

Per applicare il metodo che ti presentiamo avrai bisogno di OLISTÈ o del dispositivo EPICARD.
Se vorrai provare in maniera autonoma, cerca di seguire in maniera precisa le indicazioni scritte e visive riportate più avanti.

TROVERAI ALLA FINE DI QUESTO ARTICOLO una tabella matrice e le istruzioni (anche video) con i parametri necessari per la messa in atto del metodo.

Tabella 1: cristalli e posizioni

Questa prima tabella permette la rapida identificazione del tipo di cristallo suggerito per il trattamento di un generico tipo di problema.

Abbiamo riportato nella prima colonna le disfunzioni generali, nella seconda i cristalli indicati per il sollievo e nella terza la posizione della mano.

Con posizione della mano intendiamo la posa del palmo della mano destra (sinistra per i mancini). Tale posa deve essere mantenuta finché non sentiremo un sollievo, e comunque per almeno 70 secondi.

Nello stesso tempo, la mano sinistra (destra per i mancini) dovrà stringere il terminale “blu” dell’OLISTÈ acceso in posizione OLISTÈ.

Per chi utilizza la EPICARD, il palmo della mano sinistra (o destra per i mancini) dovrà essere posto a cucchiaio sopra la punta del cristallo, seguendo le indicazioni descritte più avanti, mentre il palmo della mano destra dovrà trovarsi nella posizione indicata nella terza colonna per almeno 210 secondi.

Tabella 1: disfunzione – cristallo – posizione della mano

Tabella 2: cristalli e organi
In questa seconda tabella di rapida ricerca trovi riportati nella prima colonna gli organi e i sistemi principali del corpo umano, nella seconda colonna le principali patologie connesse e nella terza il cristallo che può donare sollievo.

Se utilizzi Olisté, il cristallo andrà lasciato sull’apparecchio acceso in posizione OLISTÈ per minimo 210 secondi, posato sul pozzetto luminoso viola.

Se utilizzi EPICARD, il cristallo va posto sopra il chip chiudendo il palmo delle mani a conchiglia per 350 secondi (6 minuti circa), come indicato più avanti.

I 10 cristalli che trovi indicati nella tabella sono molto influenti a livello del corpo fisico e del mondo materiale.

Tabella 2: organi e sistemi – patologie – cristallo

Tabella 3: le principali caratteristiche dei cristalli

Vista la situazione attualmente in corso, abbiamo pensato di riportare anche le principali caratteristiche dei principali cristalli.

Questa terza tabella riporta nella prima colonna il tipo di cristallo da utilizzare, nella seconda colonna le principali caratteristiche e peculiarità curative e nella terza il punto da toccare con la mano destra (secondo il sistema illustrato per la prima tabella).

Se possiedi Olisté, il cristallo andrà lasciato sull’apparecchio acceso in posizione OLISTÈ per minimo 240 secondi posato sul pozzetto luminoso viola.

Se utilizzi EPICARD, posiziona il cristallo sopra il chip chiudendo il palmo della mano sinistra (o destra se sei mancino/a) a conchiglia per un tempo di 350 secondi (6 minuti circa) e usando la mano destra (o sinistra come prima) a mo’ di organo di trasmissione come indicato nella tabella.

I cristalli elencati nella tabella 3 coprono la maggior parte delle problematiche psico-fisiche dell’essere umano.

Sono stati scelti in base ad antiche ricerche e studi effettuati nel nord Europa, quando la materialità di questa epoca non era ancora dilagante e l’essere umano “uomo” possedeva capacità di percezione e di collegamento con i mondi sottili molto più sviluppate di adesso. Il contenuto è stato successivamente trascritto per un uso pubblico agli operatori adatti.

Tabella 3: cristallo – peculiarità – punto da toccare nel corpo

Come fare i trattamenti con i cristalli

Prima di esporre l’ultima tabella per l’uso pratico che permette di utilizzare un unico cristallo (quarzo ialino o cristallo di rocca) grazie alle conversioni vibrazionali, ti ricordiamo un passaggio fondamentale.

Non dimenticare queste importanti indicazioni quando fai un trattamento con i cristalli.

Sono fondamentali per ottenere il massimo effetto e per garantirti nel contempo un accesso anche ai mondi sottili dove esistono le soluzioni ai nostri problemi.

Dobbiamo meditare su questo concetto:

L’IO che permette alle tre facoltà “pensare, volere e sentire” di agire tutte assieme rappresenta l’essenza del Logos, la Coscienza Cosmica. Queste tre facoltà sono gli arti della nostra Anima, ovvero la nostra “autocoscienza pensante completa”.

Ricordiamoci, inoltre, che qualsiasi opera o azione particolarmente importante e valida per l’elevazione della consapevolezza degli esseri umani portata a termine anche da un solo uomo in possesso di un IO completo, servirà per lo sviluppo anche di tutti gli altri esseri suoi simili.

All’interno di un cristallo c’è uno Spirito che è VIVO.

L’essere umano sta tentando di dimostrare l’esistenza dello Spirito per mezzo della materia, ma ciò non è possibile, siamo noi stessi a dover spiritualizzare la materia.

TABELLA MATRICE

con gli archetipi per la conversione vibrazionale dal cristallo di quarzo ialino

La tabella matrice contiene tutti gli archetipi che permettono di utilizzare il cristallo di quarzo ialino (o cristallo di rocca) in funzione di tutti gli altri.

Se possiedi un cristallo di quarzo ialino (o cristallo di rocca) che hai magari utilizzato in occasione dell’Azione di San Michele, grazie agli archetipi presentati in questa tabella matrice potrai utilizzare il quarzo ialino e ottenere le vibrazioni date da altri cristalli secondo le indicazioni fornite nelle tabelle precedenti.

Se, invece, possiedi i cristalli originali di quelli indicati nella tabella matrice, segui le indicazioni che trovi più avanti nella spiegazione fotografica e video dell’applicazione del metodo.

Clicca sul pulsante al di sotto delle immagini per stampare il file PDF della tabella matrice.

COME STAMPARE IL FILE

Una volta scaricato il file PDF, stampalo con una normale stampante a colori.
Utilizza i diversi archetipi in base al bisogno che senti, aiutandoti con le tabelle precedenti.

La lunghezza dell’archetipo “fisico” è di circa 7 cm e nel ritaglio è importante lasciare intatto tutto il bordo (lascia pure qualche millimetro in più oltre i 7 cm).

È possibile stampare su carta bianca o su acetato trasparente per stampanti.

Se utilizzi Olisté non ci sarà alcuna differenza nei risultati.
Con il dispositivo Olisté l’archetipo va posizionato sullo stick con il lato con il numero orientato verso sinistra.

Per approfondire

In Episcienza trovi informazioni aggiuntive in merito.

Riportiamo di seguito un’immagine con alcuni riferimenti sui chakra dell’uomo e i corretti colori primari degli stessi.

Nel riepilogo delle frequenze colore nei vari livelli, nota la caratteristica 3-6-9 (somma) e lo “0” a livello 1.

Applicare il metodo con Olisté

Le foto che seguono ti aiutano a comprendere visivamente come utilizzare un cristallo di rocca o di quarzo ialino in funzione di un altro grazie agli archetipi vibrazionali.

Nell’immagine si è utilizzato Olisté con un cristallo di quarzo ialino e l’archetipo “diaspro sanguigno” (nr. 1) per ottenere l’emissione di questo cristallo.

L’immagine completa del dispositivo Olisté con il quarzo posizionato sopra il pozzetto viola e l’archetipo nr. 1 (diaspro sanguigno). Un’immagine del dispositivo al buio, senza filtro UV.

Se, invece, vogliamo utilizzare l’emissione data dalle vibrazioni del quarzo ialino, dovremmo utilizzare il pozzetto bianco e non quello viola.

Ricorda quindi di utilizzare questo pozzetto e non quello viola qualora tu disponga dei cristalli madre originali e desiri ottenere la loro emissione.

Il pozzetto viola viene utilizzato nel caso dell’utilizzo di un cristallo di quarzo ialino in funzione di un altro, attraverso l’archetipo di riferimento.

Immagine al buio dell’utilizzo del cristallo di quarzo ialino per la sua propria emissione; non ci sono effluvi UV.
Il metodo con Olisté: il video

Applicare il metodo con Epicard

Il cristallo di quarzo ialino può essere utilizzato in sostituzione di un diaspro sanguigno anche con Epicard.

In questo caso l’archetipo va posizionato sopra la fascia di colore verde.

La fascia blu di Epicard deve essere rivolta verso di noi e il cristallo va posto sopra l’archetipo, in corrispondenza del chip.
Per la corretta attivazione dobbiamo essere presenti ad almeno un metro circa di distanza dalla Epicard.

Possiamo tenere Epicard in una mano, con il braccio teso a circa un metro, e chiudere l’altra mano a conchiglia sopra di essa per ricevere l’emissione.

Il posizionamento dell’archetipo e del cristallo su Epicard; la mano a conchiglia che “racchiude” il dispositivo e il cristallo per ricevere l’emissione.
Il metodo con Epicard: il video
Per concludere e approfondire

Quando avrai familiarizzato con questa metodologia e ti sentirai “collegato” con la tua parte Spirituale fino a percepire nettamente le vibrazioni emesse da questi cristalli, potrai, se vorrai, spingerti un pochino oltre.

Potrai trasmettere così, con il tuo intento amplificato dall’Olisté, una qualsiasi vibrazione costruttiva o ricaricante anche a distanza, magari verso un tuo conoscente. Ricorda di informare sempre prima la persona verso cui rivolgi l’intento, la quale deve sempre fornire il proprio consenso.

Si tratta di un evento che a molti sembra impossibile, ma che avviene sempre, in realtà, se l’operatore è centrato e onesto.

Un tale operatore sa che utilizzando il proprio intento può viaggiare nell’Universo per mezzo dei propri corpi animici e spirituali che sono collegati con tutto il genere umano; pertanto, gli effetti verranno sentiti anche dalle altre persone in risonanza.

Se ti interessa approfondire questo aspetto, contattaci e scrivi a info@biofotoni.com.

Ti invieremo alcune informazioni per approfondire le modalità e le attenzioni da porre per questa tipologia di trattamento.
Ricorda che non si tratta di un gioco e che occorre essere ben “centrati” prima di poter procedere!

Questo contenuto è stato scritto in collaborazione con l’ing. Stefani.