Se non lo hai letto, ti consigliamo di rimediare al più presto!
La maggior parte delle persone, però, non sa che Bach è uno scrittore molto prolifico e di libri molto belli, in cui esplora la relazione con sé stesso, con la spiritualità, con le altre dimensioni, e lo splendido rapporto con la seconda moglie, l’attrice Leslie Parrish.
Anche i libri che parlano delle sue avventure come pilota da circo estivo, in spettacoli di acrobazie aeree o per trasporto passeggeri, ci regalano una visione fresca e alternativa della vita.
Richard Bach, Il gabbiano Jonathan Livingston
Bach incontra un bambino, conversa con lui di ciò in cui crede, di quello che ha imparato crescendo e diventando uomo, risponde alle sue numerose domande, e diventa suo amico.
Cosa c’è di speciale?
Quel bambino non è un bambino qualunque, ma lo stesso scrittore da bambino… una parte di sé volutamente lasciata da parte (il motivo ovviamente non possiamo svelartelo) che egli incontra per reintegrarla.
E per imparare anche lui qualcosa di molto, molto speciale.
“C’è una luce dentro di me, come se avessi ingoiato una stella…”
– In sei mesi mi insegnò a volare. Io scappai da scuola per entrare in Aeronautica e il resto della mia vita è passato in angolazione verso il cielo. Il Principio di Coincidenza aveva organizzato il mio destino, ma io non seppi della sua esistenza se non vent’anni dopo.
– Come funziona?
– I simili si attraggono. Non finirà mai di sorprenderti. Scegli qualcosa che ti piace e dedicati a farlo concretizzare, e in qualche modo qualcosa avverrà, qualcosa che tu non potevi programmare arriverà per far incontrare i simili, per farti avviare verso il prossimo muro di mattoni.
– Muro di mattoni?
– Non è così difficile come sembra. Non dobbiamo faticare per metterci nella peggiore situazione che riusciamo a immaginare… ogni volta che noi dimentichiamo la nostra magia, accade da sé. Il divertente però non è mettersi nei guai, ma uscirne. Il gioco consiste nel ricordare chi si è, e nell’usare i propri strumenti di potere. Come possiamo imparare se non facciamo pratica?
Era dubbioso.
– Non so…
Vuole forse un futuro senza guai? Pensai. Perché scegliere lo spazio-tempo se non vuole guai?
– Esperimento col pensiero, dissi.
Immagina che nel tuo mondo non ci sia nulla che tu vorresti cambiare; non potrebbe in assoluto essere migliore di quanto non sia già.
Rifletté un attimo.
– Urrà! Sembra favoloso!, esclamò
– Okay, ora resta in quel mondo per un mese, due mesi? Un anno? Due anni? Tre? Come ti ci senti?
– Vorrei imparare qualcosa di nuovo. Voglio fare qualcosa di diverso.
– Infatti. Ci piace ricordare quello che già sappiamo. Quando ascolti la tua musica preferita o guardi più volte un buon film o rileggi il racconto che ti va a genio, sai già come sarà, vero? Sai come andrà a finire. Il piacere deriva dal riviverlo ancora, tutte la volte che vuoi. È lo stesso con i nostri poteri. Prima ricordiamo a stento, e, timidamente, proviamo la Scelta; il Principio di Coincidenza; Tutto Quello che Abbiamo nel Pensiero si Avvera nella Nostra Esperienza; i Simili si Attraggono; noi sperimentiamo con la Legge delle Apparenze che Cambiano, per far sì che il nostro mondo esteriore rifletta quello interiore. E quando cambia una volta, e tre, e dieci, noi diventiamo un po’ più audaci ed ecco che gli strumenti funzionano! Con la pratica, noi abbiamo completa fiducia in loro, ci siamo ricordati di tutto quello che hanno da mostrarci, noi possiamo cambiare apparenze quanto vogliamo e proseguiamo verso nuove avventure, con leggi diverse.
– Dimmi di altri strumenti.
– Quanti te ne servono? I nostri cuori sono colmi di leggi cosmiche. Imparane alcune, diventa abile ad usarle, non c’è nulla che potrà frapporsi tra te e la persona che vorrai essere.
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