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Lo scorso 7 maggio ti abbiamo proposto un’iniziativa che abbiamo chiamato Un Minuto di Consapevolezza.

Abbiamo utilizzato Epicard per un’azione collettiva con lo scopo di creare un vortice energetico potente in grado di risvegliare le coscienze e innalzare lo stato energetico nostro e degli altri.

Abbiamo anche parlato degli effetti di questa nostra azione, in un articolo che abbiamo intitolato I miracoli: insegnamenti per la nostra evoluzione spirituale.

Alcuni tra coloro che già utilizzano Olisté hanno contribuito all’azione anche attraverso questo strumento.

L’ing. Stefani aveva già eseguito dei test in merito. Vediamo insieme i risultati.

Il vortice nel cielo
Nella newsletter di lunedì 10 maggio, abbiamo condiviso una foto scattata alle 15:20 di sabato 8 maggio, nella quale era visibile la condensazione del vortice creato la sera di venerdì 7 maggio, in occasione di Un Minuto di Consapevolezza.

La riportiamo anche qui sotto.

Molti tra i partecipanti avevano testimoniato di aver notato un cielo davvero singolare nell’arco temporale che abbiamo dedicato a Un Minuto di Consapevolezza. Il giorno dopo, sabato 8 maggio appunto, era ancora visibile la condensazione del vortice creato con la nostra azione volontaria.

Un vortice che andava a intricarsi con le nuvole, per natura composte da particelle polarizzate, che ci hanno permesso di seguire l’evoluzione del vortice stesso. L’energia messa in movimento dall’azione collettiva è stata, infatti, forzatamente polarizzata. La zona di stazionamento del vortice ha confermato l’orientamento Nord/Nord-Est e corrispondeva alla zona dove il gruppo più numeroso di partecipanti aveva convogliato le proprie intenzioni.

Già nei mesi scorsi, l’ing. Stefani aveva sperimentato la medesima operazione anche con il dispositivo Olisté, lasciato acceso e accompagnato da un accessorio costruito appositamente per indurre dei vortici dalla superficie della Terra verso il cielo.

La foto che vedi qui sotto è stata scattata il 13 agosto 2020 alle ore 19:37, in provincia di Vicenza (puoi confrontare tutti i dettagli nelle informazioni GPS della foto stessa riportata in basso).

Nota come sia necessaria la presenza dell’irraggiamento solare affinché si configuri l’accorpamento delle particelle polarizzate richiamate dal dispositivo.
Il Sole contiene nelle proprie emissioni delle vibrazioni che permettono all’occhio umano la percezione di questa energia.

Se rimaniamo fermi a una visione puramente materialistica, potremmo pensare si tratti di semplice condensazione di vapore.
Tuttavia, il richiamo di queste particelle è avvenuto solamente durante le ore di irraggiamento solare, a conferma che il nostro pianeta (e noi con esso) è in continuo scambio energetico con il cosmo tutto.

La verifica con Olisté

Nelle foto qui sotto puoi notare l’accessorio che è stato utilizzato per compiere il test tramite Olisté.

Il dispositivo che è stato connesso e alimentato tramite l’Olisté è una piastra isolante con le due superfici in rame che fungono da condensatore e con due fori da cui possono passare delle emissioni luminose a una certa frequenza e da una spirale in filo rigido di rame saldata su un lato della piastra.

Il tutto viene fatto roteare molto velocemente per mezzo di un motorino elettrico isolato il cui asse funge da vettore per diversi Kilovolt di tensione.

Si scelse questa soluzione sia per ragioni pratiche sia per motivi di spazio fisico, procedendo con la modalità di trasmissione dell’energia per pacchetti sequenziali anziché utilizzare grandi superfici di diffusione.
La piastra e la spirale venivano alimentate con polarità o positiva o negativa a elevatissimo voltaggio e il verso di rotazione poteva venire invertito.

L’idea che ha spinto l’ing. Stefani a provare questo test, al fine di poter “polarizzare” un qualcosa nel cielo deriva da colui che possiamo definire il grande “Profeta sconosciuto”, Pier Luigi Ighina. Con le sue invenzioni sempre ben commentate, Ighina ha avuto il coraggio di contrastare il pensiero unico nascente.
Non trovi che anche al giorno d’oggi si vorrebbe tutto sottomesso a dei concetti dettati da pochi, con una visione prettamente materialistica, convinti di avere la verità in tasca?

Nella foto il dispositivo descritto senza l’alimentazione di potenza.

Nella foto una testimonianza del test eseguito dopo 30 minuti di funzionamento dell’apparecchio con emissione a polarità positiva (dal basso verso l’alto), con precedenza di cielo sereno.

Nella foto una testimonianza del test dopo 45 minuti di funzionamento con emissione a polarità positiva (da basso verso l’alto), con precedenza di cielo leggermente nuvoloso.

Ulteriori sperimentazioni

È stato realizzato anche un test per verificare se con polarità negativa (dal basso verso l’alto) e con cielo nuvoloso si fosse aperto un varco nelle nuvole.

Il test ha avuto successo: si sono diradate leggermente le nubi, ma si è venuta a creare anche una corrente d’aria per cui si è deciso di desistere. La priorità è sempre quella di non interferire con Madre Natura, ma di collaborare in maniera costruttiva.

Quando ti abbiamo parlato dell’esperimento realizzato con il cristallo di quarzo ialino, abbiamo accennato alla corrente “esagonale” presente in questo pianeta e al fatto che l’essere umano sia composto, tra l’altro, di quarzo allo stato fluido/eterico.
Siamo certi che ogni perturbazione fisica immessa nell’etere si ripercuota in tutto il genere umano e crediamo sia importante rispettare l’equilibrio tra i vari regni.

>> Per recuperare l’articolo, clicca qui.

Foto dell’esperimento con l’apparecchio Olisté e il dispositivo alimentato tramite quest’ultimo.
Il risultato di questo specifico test è stato quello riportato nell’ultima foto sopra presentata.

Le nubi hanno normalmente la superficie esposta verso la Terra di polarità negativa; pertanto, in presenza di un cielo nuvoloso, se irradiamo il cielo con la stessa polarità otterremo un “varco” circolare nella coltre di nubi, specialmente se lo strato non è molto spesso, altrimenti otterremo solo un movimento di masse d’aria che si percepisce come non naturale.

Al contrario, con cielo sereno, irradiando con polarità negativa, verranno a condensarsi delle nubi formando un leggero strato coprente con forma circolare.
Tutto dipende dalla durata e dalla potenza irradiata.

Purtroppo, le famose “scie chimiche” si spingono molto oltre il nostro test, ma questa è un’altra storia.

I risultati

Cosa possiamo evincere da queste sperimentazioni?

Possiamo essere sempre più certi del fatto che l’essere umano può conseguire i medesimi risultati con l’energia emessa dal proprio cuore.Anzi! Abbiamo avuto conferma che un certo numero di individui ben sincronizzati può ottimamente creare delle condizioni di armonia che nessun apparecchio potrà mai ottenere e questo perché l’uomo è intrinsecamente parte dell’Universo, ma solo se risveglia e porta a consapevolezza la parte spirituale al proprio interno.

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con l’ing. Stefani.