Nell’iniziativa dello scorso 7 maggio, Un Minuto di Consapevolezza, abbiamo utilizzato l’Amore, il cuore, l’energia spirituale e nostra Madre Terra per un risveglio collettivo luminoso.
Ma perché abbiamo proposto questa azione? Cosa giustifica le gesta di questo evento collettivo (o singolo a seconda delle necessità che ognuno di noi ha sentito)?
L’ing. Stefani ci aiuta a capirne di più.
Il valore dei simboli
Esistono manuali occulti per questo genere di operazioni, ma noi consigliamo sempre di percepire la nostra Coscienza, aumentare la Consapevolezza e lasciarci guidare dalla nostra parte animica, che può fare i miracoli, senza scomodare antiche gesta che potrebbero essere non più consone alla nostra epoca evolutiva! Anche il mondo spirituale si evolve, altrimenti che cosa siamo venuti a fare in questa dimensione?!
I simboli o segni appena accennati consentono la manifestazione di immagini, specialmente se riusciamo a portarli in meditazione anche brevemente (qualsiasi forma di meditazione è valida) e queste immagini vanno ad agire sul corpo astrale (ricorda che il corpo animico si manifesta per immagini).
Il vortice energetico di Consapevolezza
Se ne hai ancora stimolo o piacere cerca di visualizzare (per immagini) il tuo vortice, quello che hai creato la sera del 7 maggio e osserva in quale parte del mondo si trova in questo momento.
Possiamo stare certi che l’immagine che si presenterà rappresenta un segnale forte della nostra anima e un primo gradino per l’evoluzione nei mondi sottili.
Tutte le intenzioni che hai espresso in quei momenti e che andrai ad esprimere in seguito, se associate a un vortice, riceveranno vigore aggiuntivo.
Nota: Come esprimere intenzioni con Epicard
Ricorda che qualora preferissi inviare delle intenzioni con il metodo EPICARD al crepuscolo del mattino, puoi farlo a partire da 12 minuti prima del sorgere del sole all’orizzonte e fino a 12 minuti dopo, ma il senso di rotazione del tuo corpo dovrà essere in senso orario (e non antiorario come invece deve avvenire al crepuscolo serale).
Il senso di rotazione da applicare è dovuto al fatto che per avviare un vortice energetico dobbiamo affidare il nostro campo elettromagnetico del cuore/cervello alle energie che in quel momento di “punto zero” prevalgono.
Al crepuscolo del mattino la Terra cessa di emettere energia (blu) e riceve l’energia del Sole (giallo) e il nostro vortice deve ruotare sempre verso il Sole per poter amplificarsi sempre di più, con l’aiuto anche del campo geomagnetico (che noi stessi siamo andati a perturbare).
Il noto “saluto al Sole” è un rito importante proprio per l’equilibrio energetico di quel particolare momento.
La nostra azione non si è limitata a trasmettere solo delle intenzioni.
Come dettato dalle antiche chiavi misteriche abbiamo voluto coinvolgere anche la parte spirituale del nostro essere.
Di seguito riportiamo alcuni spunti per evidenziare come abbiamo cercato di coinvolgere l’IO dei partecipanti e, di riflesso, cercato di far aumentare la consapevolezza generale per un “risveglio” planetario.
Il linguaggio misterico
La lettura dei Vangeli può essere effettuata in senso letterale e lasciare alla nostra mente l’interpretazione, oppure sviluppata con l’aiuto del linguaggio misterico, che è quello a cui la fisica quantistica sta arrivando anche se per vie molto complicate.
Analizzando con questo linguaggio la descrizione dei miracoli riportati nel Vangelo di Giovanni (ma non solo questo) potremmo ricavare degli insegnamenti talmente profondi e sottili che la nostra evoluzione spirituale ne trarrebbe giovamento infinito.
Possiamo ricavare dei riferimenti molto stretti tra psiche e soma, malattia e guarigione, tra il vivere in maniera materialistica oppure divenire consci della nostra origine divina.
Commentiamo solo un paio di miracoli; alcuni di essi sono collegati ad argomenti che i più considerano occulti anche se fanno parte degli insegnamenti necessari al nostro sviluppo della Coscienza.
La guarigione del figlio dell’ufficiale del re
La descrizione riporta di un alto ufficiale che, saputo dell’arrivo del Cristo, cerca di convincerlo ad andare nel suo paese dove suo figlio sta per morire.
Interpretato in forma misterica questo alto ufficiale potrebbe venir rappresentato dalla nostra parte animica che chiede aiuto affinché l’IO possa scendere a guarire la parte malata, quella piccola parte che non può crescere se non con un aiuto importante.
Come riportato in Episcienza, sappiamo che l’anima si manifesta con sentimenti e passioni.
Proprio in questo caso il sentimento d’amore verso questo “figlio” ne conferma la natura.
L’alto ufficiale che rappresenta l’ordine istituito, la legge e il potere, percepisce un impulso dall’IO primigenio e dalla propria anima e comprende che deve agire, anche se in contrasto con le regole imposte dall’alto, perché sente che non sono dettate dallo spirito puro.
Pensiamo ai giorni nostri alle tipologie di informazione che spesso ci viene dai media.
Il Cristo constata poi che “se non vedete segni o miracoli, voi non credete”, ma all’insistenza dell’alto ufficiale “prima che mio figlio muoia” afferma “va, tuo figlio vive”.
Nel testo si riporta che questo figlio aveva la febbre, il cui manifestarsi è una forma di infiammazione, di calore, ovvero la controparte fisica dell’IO troppo compresso che non riesce a manifestarsi.
Possiamo affermare che, in questo caso, l’Anima ha ottenuto soddisfazione nella sua richiesta e l’essere umano può comprendere quale forza si celi in lui, una forza che, se ben sviluppata, gli permette di percepire i primi rudimenti dell’immortalità.
Guarigione di un paralitico
Ricordi questo racconto?
Il vangelo di San Giovanni narra di un paralitico bloccato da 38 anni, un uomo che non può gettarsi nella vasca d’acqua per ottenere il miracolo della guarigione perché nessuno lo aiuta nel momento opportuno.
Il Cristo gli ordina “prendi il tuo lettuccio e cammina”, e costui inizia a camminare.
Ciò che succede deve essere spiegato in maniera corretta per poter essere compreso e servire da motore per l’umanità.
Cosa rappresenta il paralitico?
Il paralitico rappresenta un essere umano senza un IO proprio, senza una Volontà Cosciente (è bloccato), che aspetta qualcuno che gli dica cosa fare o gli insegni il metodo.
Il Cristo gli “ordina”, ovvero gli dona la forza e l’energia affinché il suo IO riprenda possesso di quella struttura e gli faccia comprendere lo scopo della propria vita e le potenzialità tutte.
In pratica, lo guarisce dalla malattia del vivere ed egli comprende le potenzialità che ha celate nella sua parte spirituale.
Il suo IO gli dice di non dare ascolto e di non appoggiarsi alle leggi, al sistema (rappresentata ai giorni nostri dalla maggior parte della televisione); deve ascoltarsi ed essere un IO proprio.
Il seguito di questo racconto è profetico in quanto l’ex paralitico viene attaccato dalle altre persone perché porta il lettuccio con sé di sabato, giorno in cui nulla di fisico deve essere fatto, ovvero le regole imposte devono prevalere anche sull’IO e cercare di annullarlo.
Il lettuccio può essere interpretato anche con la propria struttura fisica, con il contenitore delle nostre parti spirituali e ciò identifica ancor di più l’importanza di un corretto possesso e coordinamento tra Anima e Spirito, tra parte animica e IO proprio.
Anche in questo episodio percepiamo la potenza dell’IO, la forza della volontà cosciente, la capacità di passare dalla paralisi a una vita piena di movimento e di esperienze costruttive. Molti altri segni esoterici si trovano in questo passo del Vangelo, ad esempio la piscina è composta da cinque portici che rappresentano i nostri cinque sensi; pensa che vi si accede dalla porta delle pecore: non c’è bisogno di alcuna interpretazione in questa epoca!
Non ci dilunghiamo oltre, tieni presente che l’IO ha la propria controparte fisica nel nostro sangue e pertanto il gesto che abbiamo fatto venerdì sera ha creato e continuerà a creare una azione energetica proprio per mezzo di e con gli IO.
Abbiamo utilizzato l’Amore, il cuore, il sangue, l’energia spirituale e nostra Madre Terra proprio per un risveglio collettivo luminoso.
Assieme abbiamo fatto accadere qualcosa di Bello e Costruttivo.
Grazie!