Se sei tra coloro che utilizzano Olisté, avrai avuto modo di sperimentare e indagare l’asse del tempo anche grazie alla funzione OMEGA del dispositivo.
>> Per maggiori informazioni consigliamo sempre la lettura preliminare di Episcienza.
Nel decidere quale testo consigliarti nelle Letture Utili di questo mese, ci siamo improvvisamente ricordati di un libro che rientra proprio nel filone dei temi che abbiamo trattato nell’ultimo periodo.
Se lo hai già letto, non potrai che essere d’accordo con noi! In caso contrario, ti consigliamo di salvare questo libro nella lista dei prossimi acquisti: non te ne pentirai!
Ricercatore appassionato delle frequenze, nel corso degli anni Cinquanta iniziò a investigare metodi per accelerare l’apprendimento durante il sonno attraverso l’uso di frequenze sonore.
Una scoperta in quell’ambito cambiò l’intera direzione delle ricerche: certe combinazioni di suoni inducono stati di coscienza differenti che normalmente non sono disponibili per la mente umana.
Fondò quindi il Monroe Institute of Applied Sciences nel 1973 per ampliare la ricerca.
Gli esperti che chiamò vicino a sé per approfondire questi studi furono non solo scienziati, psichiatri e altri medici, ma anche religiosi e studiosi di parapsicologia, non volendo lasciare nessuna possibilità al di fuori delle indagini.
Monroe riusciva a effettuare viaggi fuori dal corpo in modo naturale.
Una volta fondato l’istituto, con la sua metodologia, riuscì a indurre tali viaggi su chiunque volesse fare questa esperienza.
Prima di Ultimo Viaggio, il libro di cui parliamo oggi, in alcuni libri precedenti, Monroe descrive già i suoi OBE (viaggi fuori dal corpo).
In questo testo, però, include i resoconti degli altri viaggiatori che frequentavano il suo istituto, e soprattutto, scopre e ci racconta lo scopo di questa sua incredibile avventura.
Per maggiori informazioni sul Monroe Institute ti invitiamo a una breve ricerca online; l’istituto ha basi anche in Italia. Puoi partire da qui.
Ma torniamo al libro. Ultimo Viaggio è un testo davvero potente e suggestivo, ci apre a nuove prospettive, a incontri con esseri non fisici nella realtà non tridimensionale, ci consegna la dimostrazione della continuità della vita oltre la morte, e soprattutto scuote le nostre assopite coscienze facendoci ricordare chi noi siamo veramente.
Si tratta di un libro molto forte, potente, che sicuramente ci permette di aprirci a una consapevolezza maggiore, ma che forse, in qualche modo, è riservato a chi ha già una apertura mentale e un cuore vibrante che siano pronti ad accogliere le emozionanti visioni che propone.
Anche per questo motivo abbiamo scelto di condividere una parte un po’ generica del libro, per non sciuparti il gusto di scoprire ciò che l’autore, in tutti i suoi viaggi, è stato in grado di raggiungere!
Il cambiamento nella mia vita non è stato semplicemente qualcosa di simile al passato.
Si è trattato di qualcosa di cui non mi ero mai preoccupato prima di allora, perché non avevo idea dell’esistenza di tali fenomeni.
È stato un cambiamento accidentale o evolutivo? Per me è stato rivoluzionario.
Nel 1958, senza causa apparente, iniziai a fluttuare fuori dal mio corpo fisico. Non era uno sforzo volontario; non stavo tentando nessuna prodezza della mente.
Non avvenne durante il sonno, così non potei scartare l’accaduto ritenendolo semplicemente un sogno. Ero pienamente cosciente e consapevole di ciò che stava accadendo, il che ovviamente peggiorò la situazione. Credetti che si trattasse di qualche strana forma di grave allucinazione causata da qualcosa di pericoloso come un tumore al cervello.
Il fenomeno continuò, non ne avevo il controllo. Avveniva solitamente quando mi sdraiavo per riposarmi o prima di addormentarmi, più volte alla settimana.
Fluttuavo anche un metro sopra il mio corpo prima di accorgermi di cosa stava succedendo. Terrorizzato mi dimenavo in aria e tornavo nel mio corpo fisico.
Ero certo che stavo per morire. Per quanto mi impegnassi, non riuscivo a impedire che il fenomeno si ripetesse.
[…]
Infine trovai il coraggio di confidarmi con uno psichiatra e con uno psicologo, entrambi miei amici. Uno di loro mi rassicurò che non ero psicopatico. L’altro mi suggerì di trascorrere un numero di anni presso un guru in India, concetto per me completamente alieno. Non rivelai a nessuno quanto fossi terrorizzato.
[…]
Vi ricordate di aver fatto un sogno in cui volavate, con o senza un aeroplano? Vi ricordate di avere sognato di cercare la vostra auto tra molte in un parcheggio e infine di trovarla (spesso inconsciamente guardiamo alla nostra auto come un corpo aggiuntivo)?
Vi ricordate di avere sognato di cadere, svegliandovi invece di colpire il “fondo”? Si tratta di un evento molto comune quando il rientro nel corpo fisico viene affrettato dalla sveglia!
[…]
Questo è un estratto dei nostri primi incontri, dopo essermi separato dal corpo fisico e aver raggiunto un punto appena oltre la Banda H.
– Ti abituerai alla luce. È così anche per noi con la tua radiazione… e non siamo gli extraterrestri a cui ti riferisci.
– Leggi il mio pensiero?
– Ciò è corretto. Esattamente come puoi fare tu con me.
– Posso farlo?
– Lo stai facendo parzialmente anche ora, ma solo in superficie.
– Si, hai ragione. Non si tratta di parole e suoni… niente aria che vibra… ma semplicemente nella mente… sì.
– Ciò che chiami Sé Profondo si ricorda.
– Sai, mi ricordo… mi ricordo di te… la percezione di te…
– È un bene che non esprimi paura. Potremo fare tanto quando verrà rimossa quella barriera.
– Oh, mi rimangono alcune paure…
– Ma non controllano la tua percezione. Per esempio, perché in questo momento non hai paura?
– Non lo so. Non ho paura, è vero. In questo esatto momento mi ritrovo qua a parlare con te in modo razionale… insieme a te che mi sembri così familiare… una figura luminosissima che alcuni interpreterebbero come un dio, un angelo o per lo meno qualcosa di extraterrestre. Eppure siamo qui a parlare come due persone normali… a parte il fatto che non usiamo parole!
– La differenza sta nella mancanza di paura.
– C’è così tanto potenziale… Chi sei esattamente? O forse dovrei dire cosa sei? Non ho il coraggio di chiederlo.
– Il comprendere ora è oltre la tua esperienza. Ma capirai, e molto presto.
– Possiamo incontrarci ancora?
– Devi semplicemente chiedere il nostro aiuto.
– Vuoi dire meditando? Dicendo preghiere?
– Le parole e i rituali sono futili. È il pensiero, l’emozione, che è il segnale. Se viene dato il segnale corretto, siamo in grado di aiutare.
– Vorrei esserne certo, non sei il dio… un dio… ma forse qualcuno da un altro pianeta?
– No, non da un altro pianeta.
– Sei quello che, o uno di quelli che potrebbero avere creato noi… e la Terra?
– No. Ci dispiace deluderti. Ma possiamo darti ciò che sappiamo sul processo di creazione. Lo desideri?
– Come, sì. Sì!
– Questo è ciò che abbiamo…
Venni riempito, quasi sopraffatto, da un’ondata di energia immensa, una vibrazione ad altissima frequenza incredibilmente forte.
[…]
– È così tanto! Non posso comprenderlo tutto in una volta…
– Ci riuscirai, quando potrai esaminarlo con comodo.
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Troverai sicuramente il libro in biblioteca, in libreria e online sui principali store, come il Giardino dei Libri e Macrolibrarsi.
Grazie a me sembra che più di un ultimo viaggio è un viaggio di cambiamento profondo interiore che porta a scoprire mete sconosciute
Grazie per questo libro
In effetti, Giorgio, il titolo originale del libro, in lingua inglese, è Ultimate Journey. “Ultimate” ha diversi significati e, a nostro parere, data la tematica del libro e la storia di Robert A. Monroe, indica in questo caso lo “scopo ultimo”, lo “scopo principale” del viaggio di ognuno.
Vero. Per esperienza con funzione Omega di Olistè o ci si spaventa un po’ o si crede che sia un qualcosa di strano creato dalla mente. Poi però, continuando a viaggiare con l’intento di capire, di comprendere per evolvere, iniziano dei veri e propri dialoghi telepatici, o alcune visioni che comprendi che arrivano da intelligenze superiori. Se l’intento è puro e per il massimo bene, per esperienza, si possono ricevere risposte molto illuminanti per la propria evoluzione che aiutano a comprendere chi veramente siamo.
Grazie per questa testimonianza, Giorgio!